Benedetto Leone sceglie Giovanni Toti
“Dopo anni di impegno politico nelle liste civiche, ho deciso di portare l’esperienza civica nel nuovo contenitore politico di Cambiamo, del Presidente Toti”. È quanto evidenzia Benedetto Leone.
La decisione
“Scelgo convintamente Cambiamo, perché abbiamo bisogno di un nuovo centrodestra. Che sia in grado di superare lo schema di questi anni,di aprirsi al civismo dilagante nel nostro Paese. C’è un patrimonio incredibile di passione, di impegno civico nelle associazioni, nei comitati, nelle fondazioni, di liberi cittadini che pur considerandosi di area moderata, non trovano nei partiti esistenti la giusta rappresentatività. Ecco perché va ridisegnato un nuovo centrodestra, che non escluda nessuno, che non abbia paura di aprirsi, che premi il merito, la partecipazione, l’impegno dal basso”.
La riflessione
“Viviamo un momento di forti e veloci cambiamenti. I Partiti cambiano forma e sostanza. La democrazia liberale non può però farne a meno. Serve un partito liberale e Cristiano. Che al populismo dilagante proponga la concretezza di idee e progetti. Così è il tempo che stiamo vivendo. È cambiato il mondo ed è cambiata anche l’Italia politica. Quella che abbiamo conosciuto e vissuto negli ultimi vent’anni non esiste più. Sono mutati i protagonisti, le sigle, i contenitori, i problemi, le sfide. In questa trasformazione persino le idee, le identità sembrano essersi smarrite, o appaiono inservibili”.
L’obiettivo
“Io continuo a pensare che le idee e le identità resistano, perché nascono non solo dalla mente ma dal cuore. E perchè senza di esse fare politica non vale la pena: si riduce a gestione asfittica del potere. Gli scossoni politici a cui stiamo assistendo, in ultimo con questo assurdo governo, vedono aree politiche alternative,che fino a ieri si fronteggiavano con aspri attacchi, oggi insieme non per riscrivere regole comuni, e per dare la possibilità ai cittadini di esprimersi, ma per tutelare e salvaguardare gli interessi di pochi. Per questo motivo il vecchio centrodestra, così come ha funzionato negli anni passati, non è più in grado di intercettare le esigenze di un Paese che ha voglia di cambiamento”.
“A disgregarci siamo stati tutti bravissimi. Ora, però non si può guardare in dietro, ma si deve guardare avanti. Non con nostalgia ma con curiosità del domani. Serve capacità di aggregazione, come concime che faccia crescere e che trasformi. Serve mettersi in Movimento, per riscoprire e far riscoprire la passione per la politica: una politica che si finanzi con la partecipazione e con l’iniziativa. Serve tornare a rischiare in prima persona, perchè si crede nelle proprie idee più che nel potere”.
Sguardo al futuro
“Serve mettere in campo idee nuove per riscoprire identità, serve unire e non erigere steccati. Serve una nuova classe dirigente, che non abbia paura del giudizio degli elettori, che sia in grado di integrare la passione civile con il duro impegno della politica. Cambiamo nasce su queste basi. Un contenitore nuovo per i moderati del centrodestra. Un contenitore in grado di bilanciare il centrodestra. Un contenitore dove l’Europa viene vista come opportunità e non come un limite. Un centrodestra nuovo ha bisogno di rimettere al centro i temi, i programmi, le idee, per poter rispondere alle esigenze dei giovani, delle famiglie, delle imprese. Perché qui, siamo di fronte ad una sfida vera, avvolgente e dall’esito incerto: quella di cambiare davvero!”.
