Cassino, bando per le aree di sosta: Abbruzzese incalza Salera

Sul bando di gara per l’affidamento in concessione del servizio di gestione delle aree di soste pubbliche a pagamento non custodite nel territorio del comune di Cassino scoppia la bufera. A chiedere chiarezza è Mario Abbruzzese, consigliere comunale della Città Martire.

L’interrogazione al sindaco

“Come avrà avuto modo di verificare – scrive l’esponente di opposizione al primo cittadino – la società Compark srl ha presentato, per conoscenza anche alla Procura della Repubblica, una diffida finalizzata all’esclusione dell’aggiudicatario proposto Publiparking srl in merito alla gara. Sebbene in una precedente nota, redatta con il solo fine di dimostrare e fornirle una collaborazione istituzionale peraltro da lei richiesta all’esito delle elezioni, noi l’avessimo messa già in guardia in merito ad un problema reale di cui si era a conoscenza circa l’aggiudicazione del suddetto servizio alla società che, quand’anche arrivata prima, avrebbe presentato un’offerta anomala, lei in consiglio comunale e sulla stampa locale ha inteso deridere il nostro contributo che, di contro, era estremamente collaborativo e, peraltro, estremamente preciso e fondato”.

L’analisi

“Nell’esposto si fa chiaramente riferimento a una presunta manomissione, definita in gergo taglio, finalizzata ad alterare una tabella ministeriale posta a base della giustificazione di un’offerta anomala, relativa ai costi da sostenere per le spese del personale. L’articolo 80 del decreto legislativo 50 del 2016, ovvero il codice degli appalti, stabilisce che chi fornisce documenti tali da alterare la valutazione del progetto di gara è oggetto necessariamente di esclusione”.

Dipendenti da tutelare

“Il mio intento, quindi, era finalizzato soprattutto alla tutela dei 35 dipendenti, che dovranno essere riassunti dalla nuova società, tutela che, invece, sembrerebbe venire meno nella proposta effettuata dalla società publiparking srl. Lei, quindi, ha deliberatamente ritenuto opportuno non valutare attentamente quanto da noi relazionato, ma di risolvere il tutto in una mera discussione politica; sarebbe facile ora fare dell’ironia, peraltro seguendo il suo esempio di questi giorni, ma l’argomento è troppo serio e di vitale importanza per la città di Cassino perché si possa scimmiottare il suo comportamento”.

L’appello

“La speranza che questa volta lei voglia prendere in considerazione le segnalazioni, abbandonando quell’atteggiamento ostile e noncurante del bene comune, valutando l’opportunità di coordinarsi con maggiore efficacia con la Stazione Unica Appaltante, che per legge è deputata all’individuazione del proposto aggiudicatario, con il quale il comune dovrà poi sottoscrivere il contratto di appalto. Il mio intento è, ovviamente, quello di supportare l’azione amministrativa per addivenire ad una soluzione che tuteli e salvaguardi l’amministrazione comunale. Sarà ovviamente mia cura monitorare quanto accadrà nei prossimi giorni ai fini sia della salvaguardia dei posti di lavoro del personale, che da oltre 15 anni svolge detta attività, sia della valutazione della regolarità degli atti che lei porrà in essere ai fini dell’aggiudicazione della gara d’appalto”.

Redazione

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