Il viceprefetto Raio commissario prefettizio a Piedimonte

Terremoto al Comune di Piedimonte San Germano: la prefettura, come anticipato, ha disposto oggi la sospensione del sindaco e del vicesindaco dalle cariche elettive e nominato quale commissario prefettizio il viceprefetto Ernesto Raio.

Una decisione presa a seguito delle misure cautelari emesse dalla Procura della Repubblica di Cassino ed eseguite dal personale del Nucleo Investigativo nella giornata di ieri a carico del primo cittadino Gioacchino Ferdinandi e del suo vice Leonardo Capuano, oltre che dell’imprenditore Piero Salvatore Varlese.

Le accuse

L’accusa formulata dal gip è quella di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Il sindaco ha il divieto di dimora, mentre per gli altri due sono scattati gli arresti domiciliari. Ferdinandi è stato temporaneamente sospeso anche dalla carica di consigliere provinciale.

 

Il sindaco di Piedimonte San Germano Gioacchino Ferdinandi

 

Nello stesso contesto risulta indagato, per analoghi reati, anche l’ex sindaco di Piedimonte San Germano, Vincenzo Nocella, eletto nel 2015.

L’inizio: l’inchiesta di Mattei

Il provvedimento di oggi rappresenta l’esito di un’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore di Cassino Alfredo Mattei, nella quale si parla di un’associazione per delinquere stabilmente fondata e finalizzata ad assicurarsi la direzione politico-amministrativa del Comune di Piedimonte San Germano.

E questo attraverso una pluralità di condotte corruttive reiteratamente protrattesi nel tempo, che hanno, di fatto, condizionato e turbato il voto elettorale attraverso promesse di lavoro a tempo determinato in imprese operanti nell’indotto FIAT/FCA, in cambio dei voti necessariamente utili a trionfare nelle ultime due tornate amministrative, ovvero quelle avvenute nel mese di maggio del 2015, e quelle del mese di giugno del 2017.

Lo spaccato sociale che emerge dall’inchiesta

La vicenda giudiziaria in esame, oltre gli aspetti meramente penali, fornisce uno spaccato sociale in cui è sempre più ricorrente in fatti di cronaca di natura politica, sino ai livelli di piccola e media entità sociodemografica, la preponderante e sempre più comune mal consuetudine di ottenere ad ogni costo la leadership direttiva della comunità di riferimento.

A tale scopo venivano messe in atto condotte illecite da parte di coloro i quali aspirano ad ottenere tale titolo, facendo leva, specie nelle zone del paese con alto tasso di disoccupazione, sul miraggio dell’assunzione in un posto di lavoro temporaneo a fronte della svendita della libertà di voto.

Il precedente di Piedimonte San Germano

Secondo gli investigatori, inoltre, per quanto riguarda il caso di Piedimonte, appare evidente che le elezioni del primo cittadino – sia quelle del 2017 sia quelle del 2015 – siano state viziate e condizionate fraudolentemente da una serie di illeciti penalmente rilevanti.

Si ricordino, infatti, gli eventi relativi al procedimento penale presso la Procura di Cassino a carico di Ettore Urbano, anch’egli candidato alla carica di sindaco di Piedimonte San Germano nella tornata elettorale del 2017, il quale, pur di ottenere l’auspicato potere amministrativo di quel comune, avrebbe posto in essere una serie di condotte delittuose per le quali a settembre 2018 il gip di Cassino emise l’ordinanza per l’applicazione degli arresti domiciliari a carico del candidato sindaco non eletto.

Redazione

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