Festeggiamenti Santissima Trinità: oltre 25.000 pellegrini al santuario
Si sono conclusi ieri sera, con il rientro delle compagnie nei loro paesi, i tre giorni di festeggiamenti in onore della Santissima Trinità a Vallepietra, nella diocesi di Anagni-Alatri.
Oltre 25.000 pellegrini appartenenti a più di 90 compagnie, provenienti da tutte le provincie del Lazio e non solo, si sono recati sul Monte Autore a pregare sul dipinto sacro delle tre persone; giorno e notte il santuario è stato sommerso dalla fede e devozione dei pellegrini, una fede che cresce e si rafforza anno dopo anno.
Tre momenti suggestivi ed emozionanti
Toccanti sono stati tre momenti importanti svoltisi nella giornata di sabato, il primo l’ingresso delle compagnie nella grotta della Trinità, andato avanti anche domenica; il secondo è stata la Messa e la Processione Eucaristica di monsignor Lorenzo Loppa, vescovo della diocesi Anagni-Alatri, a cui hanno partecipato più di 30 compagnie.
Terzo momento, più suggestivo, è stata la processione lungo il paese di Vallepietra con il quadro della Santissima Trinità, portato a spalla da incollatori di diverse compagnie. Alla processione erano presenti oltre 40 stendardi e i pellegrini, al termine della processione, non sono riusciti ad entrare nella piazza per il gran numero.
La benedizione del rettore Ponzi
Terminata la processione, il rettore del Santuario, monsignor Alberto Ponzi, ha ringraziato Dio e la Trinità per tutto il movimento che c’è stato in questi giorni, un movimento di fede e di festa.
Prima della benedizione, ha voluto ricordare alcuni pellegrini scomparsi e ha rivolto una preghiera particolare al capo compagnia di Torre Cajetani gravemente malato; inoltre ha augurato a tutti i pellegrini, che con sacrificio, impegno e fede sono arrivati al santuario, di tornare a casa rinnovati di un impegno per una vita bella che parli sempre di verità e bontà.
L’omelia del vescovo Loppa
Il Vescovo durante l’omelia della santa messa tenutasi sabato sera ha detto: “Siamo qui al santuario della Trinità per celebrare questa festa che riassume tutto quello che Dio ha fatto, fa e farà per noi. La Santissima Trinità è l’origine, il modello e la meta della vita della chiesa, in un documento del Concilio Costituzione sulla chiesa numero 4 viene riportata una frase di San Cipriano in cui dice che la chiesa è un popolo che trae la sua unità dall’unione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, cioè dall’unità di una stessa persona nella Trinità”.
“Bisogna mettere insieme due assoluti, quello della persona e quello della comunione che noi saremmo tentati di semplificare; non dovremmo sacrificare il bene comune per salvare le persone e nemmeno fare il contrario, piuttosto dobbiamo cercare di trovare un equilibrio”.
Alla fine dell’omelia il vescovo ha augurato a tutti di fare un buon rientro a casa, pieno di serenità e fede.