Piglio, i misteri della chiesa di San Rocco Madonna della Valle in Tv

Il servizio televisivo sui misteri della chiesa di San Rocco Madonna della Valle di Piglio andrà in onda su “Supernova Tv” canale 14 del Digitale Terrestre. L’appuntamento è per domenica 23 giugno 2019 alle ore 19,30. Ne da notizia Giorgio Alessandro Pacetti.

Uno scrigno di tesori

Grazie all’interessamento di Giancarlo Pavat, giornalista, scrittore e ricercatore, per un attimo il centro ciociaro, festaiolo e generoso distributore di vino “Cesanese”, lascerà il posto alla chiesa di San Rocco Madonna della Valle, custode degli affreschi del ‘300 e del ‘500.  La chiesa di san Rocco Madonna della Valle è sita poco fuori dell’abitato di Piglio e ingloba un cappella trecentesca presso la quale sostavano in riposo ed in preghiera i viandanti e pellegrini che nel Medio Evo percorrevano la via Francigena Sud. La cappella conserva un affresco trecentesco che gli storici dell’arte hanno definito di scuola giottesca napoletana.

L’opera d’arte ha rivisto la luce nel 1984 e raffigura la Madonna in trono con in braccio il bambino, attorniata da quattro santi: dal beato Andrea Conti della nobile famiglia da cui discese Bonifacio VIII, dall’Evangelista Giovanni che regge con la mano sinistra un rotolo di pergamena e con la destra una penna d’oca, da San Leonardo, che stringe i ceppi di carcerato, e da Sant’Antonio Abate con il bastone a forma di croce del Tau e la campanella, attributi del Primo degli Abati.

 

Cappellina della Madonna delle Rose attorniata da Santi Piglio
Cappellina della Madonna delle Rose attorniata da Santi

Tanti i segni da interpretare

Stupore, curiosità e mistero suscitano pure i graffiti incisi direttamente sull’affresco: sono di veri e propri disegni di uomini e di animali più che simboli. Uno dei più misteriosi ed interessanti riscontrabili sull’affresco della Madonna delle Rose è certamente quello della “Triplice Cinta” che è formato da tre quadrati concentrici, con quattro segmenti che collegano i punti mediani dei lati. In alcune versioni esistono ulteriori segmenti che uniscono tra loro gli angoli ed il centro del quadrato. L’osservatore attento vi riconoscerà lo schema del gioco del ‘Filetto’.

Sono ancora più interessanti: il ‘Segno del Golgota’, ovvero delle Croci (in questo caso trattasi di ‘Croci di Lorena’ o “Patriarcali” ovvero con due bracci orizzontali) in cima ad un triangolo più o meno geometrico, che rappresentano il Calvario e quindi la Crocifissione di Cristo; il “Centro Sacro” che è a sinistra della testa di Sant’Antonio Abate; le “stelle” con una punta a forma di freccia, riscontrabili presso siti frequentati dai pellegrini.

Nell’affresco si riscontrano pure: tre guerrieri., un cane, ritratto vivacemente mentre abbaia mostrando i denti. Va ricordato il valore simbolico del cane come custode, guardiano; ma potrebbe semplicemente essere una sorta di ex voto di un viandante sfuggito ad un cane poco amichevole. Sicuramente gli ignoti artefici, forse pellegrini fermatisi in raccoglimento nella cappelletta, non hanno inciso queste Triplici Cinte e gli altri simboli (tutti legati alla sfera del sacro e del Trascendente) con intenti di spregio nei confronti dell’immagine sacra.

Non si tratta di atti vandalici, come purtroppo succede ai giorni nostri, ma sono testimonianze di devozione, richieste di intercessione nei confronti della Vergine, o semplicemente attestazioni di una presenza, di “io sono stato qui”! Possiamo affermare che questo corpus di incisioni e simbologie costituisce una sorta di vero e proprio unicum nel panorama dell’arte e della simbologia medievale in Ciociaria.

La modifica del nome

Sulla parete sinistra della navata si scorge poi un pregevole affresco cinquecentesco (la scritta sottostante reca la data del 1592) con la Madonna con il Bambino e San Giovanni della Croce, riportato alla luce nel 2002. L’affresco ha fatto modificare il nome della chiesetta nel 1595 da San Rocco a San Rocco Madonna della Valle. Sulla stessa parete, coperto dall’intonaco sembra che ci sia anche un’altra effige quella di San Marco, visto che la chiesa era nota per la devozione nei confronti del santo martirizzato ad Alessandria d’Egitto.

Redazione

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