Reddito di cittadinanza, nel Frusinate dati che allarmano
“La rilevazione dei dati Inps sul reddito di cittadinanza al 28 maggio nella provincia di Frosinone ci consentano di effettuare alcune prime considerazioni ed analisi sulla situazione sociale della nostra provincia e in particolare sulle povertà assoluta e emarginazione sociale”. Un’analisi, quella di Pietro Maceroni, presidente del comitato provinciale Inps, che suona come un campanello d’allarme.
I numeri
“Alla data del 28 maggio 2019 – evidenzia – sono state accolte dall’Inps di Frosinone 10.706 domande relative al reddito di cittadinanza. Ogni percettore/ famiglia ha potuto beneficiare mediamente di 520 euro mensili pari complessivamente a un valore di euro di 5.567.120 per il mese di maggio. Inoltre le famiglie interessate dalla misura sono il 5% su un totale di 203.002 per una popolazione complessiva distribuita sui 91 comuni della provincia di Frosinone di 493.067 abitanti”.
La fotografia
I dati fotografano la situazione socio economica della provincia e mettono in risalto come nei 22 comuni del comprensorio di Sora, area particolarmente depressa, i percettori del reddito di cittadinanza sono il 7.5% seguito da Cassino con il 6.4%, Anagni il 5,4% e Frosinone con il 3.6%. Se moltiplichiamo le famiglie che hanno percepito il reddito di cittadinanza per 2,43 quale composizione media per famiglia, come definito da istat la platea interessata è di circa 26.000 persone.
L’analisi
“Ipotizzando che rimangono invariate le domande accolte al 28 maggio, la somma complessiva che verrà erogata al 31 dicembre è di oltre 44 milioni di euro. La nostra analisi, seppur dettagliata, non può ancora prendere in esame la seconda fase prevista dalle normative sulle politiche attive del lavoro e il patto per il lavoro che i beneficiari del reddito dovranno obbligatoriamente sottoscrivere per essere eventualmente ricollocati nel mercato del lavoro”.
L’appello
“Tale misura di sostegno e contrasto alla povertà se da un lato può migliorare le condizioni economiche delle famiglie in difficoltà con ricadute positive sui consumi dall’altro deve essere strettamente correlata con una concreta opportunità di lavoro. La vera missione del reddito di cittadinanza è quella di favorire l’inclusione sociale, ridurre la povertà in cui versano molte famiglie della nostra provincia.
“Dobbiamo infine riconfermare che la crisi economica degli ultimi 10 anni ha comportato una fortissima deindustrializzazione della nostra provincia con perdite di migliaia e migliaia di posti di lavoro ed è su questo che le forze politiche, le istituzioni, i sindacati e gli imprenditori devono intervenire con efficacia per invertire questa tendenza ed definire un linea programmatica per dare futuro alle nuove generazioni del territorio”.