Fabio Tagliaferri e la strategia del camaleonte
Che animale politico è l’assessore comunale Fabio Tagliaferri? In tanti ritengono che sia una sorta di camaleonte. Capace di cambiar pelle ad ogni occasione.
Sostiene di essere un fedelissimo di Gianfranco Pizzutelli, ma nel frattempo tesse le lodi di Massimo Ruspandini e dei suoi Fratelli d’Italia. E, come se non bastasse, sabato pomeriggio è arrivato, con un ritardo che andava ben oltre il quarto d’ora accademico, all’hotel Silva Splendid, dove era in corso la convention di Movimento Italia, la piazza virtuale di Nicola Ottaviani.
Qualcuno storce il naso
I suoi detrattori – la dietrologia politica sembra proprio un male necessario in questa provincia! – ritengono che lo abbia fatto solo per non perdere la poltrona, sapendo che a breve il primo cittadino dovrà procedere con il rimpasto di giunta. In molti sono pronti a impallinarlo. Anche in virtù di alcuni atteggiamenti che non piacciono ai suoi colleghi dell’Esecutivo e della stessa maggioranza.
A chi giovano, dunque, i mille volti di Tagliaferri? Certo non a Gianfranco Pizzutelli e alla sua fine intelligenza politica messa anche al servizio dell’amico Fabio. Per quale motivo, allora, il leader del Polo Civico continua a spendersi per l’assessore ai lavori pubblici? Per strategia politica o per paura? Di chi?
Giornalista dei quotidiani online “LaProvinciaQuotidiano.it” e “TuNews24.it” e del settimanale cartaceo “Tu News”. In passato è stato anche Direttore Editoriale de “La Provincia”, Direttore Responsabile del quotidiano “Ciociaria Oggi”, Condirettore de “Il quotidiano della Ciociaria”, giornalista di “Paese Sera”, del settimanale “L’Inchiesta” e del quotidiano online “Il Corriere della Provincia”.
