Peppino e Niki: Orgoglio Cassinese
Qualcuno li ha definiti il diavolo e l’acquasanta. Gli sta bene interpretare questo ruolo. Si conoscono da una vita e si sono candidati insieme alle scorse elezioni. E pertanto hanno continuato a frequentarsi e a condividere le loro idee. Giuseppe Golini Patrarcone, tra i banchi del consiglio comunale, e Niki Dragonetti dall’esterno, in modo efficace e incisivo, hanno contribuito a far cadere l’amministrazione D’Alessandro. La loro sfida si chiama “Orgoglio Cassinese”. E intendono vincerla. Soprattutto per la loro città.
Esperienza e innovazione
Il primo è un politico navigato, il secondo rappresenta l’innovazione della nuova generazione. Una ‘coppia’ che ha rotto ogni schema e che ha in comune l’onesta e l’amore per la città. Una devozione così forte e radicata che ha spinto Dragonetti a fare un passo di lato e a rinunciare al progetto di candidatura a sindaco che ‘sognava’ da anni. L’imprenditore, trentotto anni, elemento di opposizione esterna come pochi in città, ha deciso di mettere a disposizione il bagaglio di novità mediatiche a una persona molto vicina al suo modo di vedere la politica.
“Tutti mi davano per candidato sindaco – spiega Dragonetti – invece ho deciso di fare un passo di lato affidandomi all’esperienza di Peppino. Questa è la differenza del nostro progetto. Con qualsiasi partito o qualsiasi lista civica ci siamo visti – fa notare – si pensava non a cosa fare o non fare per la città ma a poltrone e poltroncine. Il punto è che mentre tutti litigano, Cassino è allo sbando.
Una vita a servizio degli altri
“Siamo consapevoli di essere diversi, soprattutto alla luce delle precedenti esperienze politiche – argomentano Peppino e Niki – ma questo non ci ha certo frenato. Ci siamo confrontati in tempi non sospetti e ci siamo resi conto che entrambi volevamo la stessa cosa: far crescere i nostri figli a Cassino. Così come tanti cassinati vogliono la stessa cosa e anche far vivere serenamente i loro anziani genitori. I ‘terremoti’ politici delle ultime settimane ci hanno portato ad un nuovo confronto e la nostra ‘unione’ ci è sembrata la cosa più logica”.
Sguardo al futuro
“Lavorare al fianco di un politico come Mario Abbruzzese mi ha aperto gli occhi. La vera politica non è quella della poltrona assegnata all’amico dell’amico – sottolinea Dragonetti – come da sempre funziona in Italia e in questa città. Per questo ho volutamente, e senza rimpianti, reciso ogni contatto con il passato e con quel tipo di mentalità e di persone che amano quel tipo di politica. Però il ‘vivere’ in Regione mi ha aperto la mente e l’acume. In questa città manca chi conosce le regole, i cavilli, le Leggi a favore del cittadino, i finanziamenti a fondo perduto. Ecco io sono perfettamente in grado di curare questo aspetto”.
L’obiettivo
“Le potenzialità di Niki Dragonetti abbiamo avuto modo di vederle e sentirle tutti nelle tante dirette e nei tanti articoli di questi anni – precisa Petrarcone -. Ecco lui è riuscito a fare quello che solitamente dovrebbe essere il compito di un consigliere comunale, in maggioranza o un opposizione che sia. La sua ‘scossa’ ha fatto si che molti di noi ‘anziani’ aprissimo gli occhi. Io per esempio mi sono reso conto che la politica oggi è cambiata e che dobbiamo adeguarci anche noi che siamo ‘veterani’. Per questo abbiamo unito le nostre capacità. Nessuno di noi ha poltrone da dividere. Tutti e due abbiamo un lavoro che ci gratifica e che consente di vivere anche senza la politica. La rinascita di una città deve partire dalla consapevolezza che nessuno può essere nemico quando si vive in una situazione di dissesto come quella di Cassino. Per questo abbiamo deciso di chiamare il nostro gruppo civico ‘orgoglio cassinese’. Perché la fierezza delle nostre origini ci consente di andare avanti”.