Arce, lo scontro politico s’infiamma. L’affondo della Simone
“Lo scenario politico arcese degli ultimi giorni, ormai a tutti noto, è degno da finale degli Oscar per la candidatura a miglior attore protagonista e, si passi anche l’ironia, anche da non protagonista”.
Il clima pre-elettorale, che nelle ultime settimane ha movimentato non poco gli equilibri politico-amministrativi del Comune di Arce, inizia a surriscaldarsi, nonostante manchino ancora più di tre settimane al termine ultimo di consegna delle liste e la situazione candidature sia, al momento, piuttosto liquida.
L’analisi critica di Sara Simone
E così l’avvocato Sara Simone, che già da diversi giorni ha ufficializzato la propria discesa in campo e sta lavorando alla composizione della sua squadra, non risparmia critiche a quanto accaduto una settimana fa, quando sette consiglieri, con a capo l’ex assessore defenestrata Katia Germani, hanno rassegnato le dimissioni e messo la parola fine all’Amministrazione guidata da Roberto Simonelli.
“Lettere di sfiducia con dimissioni di massa – dice l’avvocato di Arce – sono servite per uscire da una maggioranza che fino ad ora ha fatto comodo e che molte volte è anche stata usata da paravento, per evitare attacchi sull’incapacità di gestione pubblica. Un comportamento – continua – dettato dalla speranza di essere designati nella corsa alla successione, come eredi di una lista alle prossime votazioni”.
“Una strategia che non pagherà”
Giochi strategici, li definisce la Simone, “che spero i cittadini terranno a mente il prossimo 26 maggio, poiché Arce è un paese che ha bisogno di essere governato da amministratori che agiscano con trasparenza, responsabilità civile ma soprattutto interessati unicamente al bene comune“.
“Come può il futuro di Arce – si chiede ancora la candidata sindaco – essere costruito da persone così politicamente scorrette da far addirittura commissariare il nostro Comune? La risposta la daranno soltanto i cittadini, quando, il prossimo 26 maggio, esprimeranno le loro volontà alle urne”.
