Pd Sora, Petricca: dalle primarie capiamo i veri avversari
“Se c’è una cosa su tutte che le primarie del Pd hanno testimoniato, senza possibilità di fraintendimenti, è che i veri avversari del centrosinistra non sono forze endogene ma sono altro da noi. È per questo che un risultato come quello di domenica scorsa deve farci riflettere anche oltre la straordinaria vittoria del segretario Nicola Zingaretti: deve essere, per il Partito Democratico e per tutto il centrosinistra, un punto di ripartenza dopo lunghe, inutili e dannose frammentazioni interne”.
Il segretario del circolo Pd di Sora, Enzo Petricca, commenta così l’esito della consultazione di domenica scorsa che ha registrato numeri importanti nella città di Sora. Proprio a tal proposito ringrazia, l’avvocato Petricca, i 982 sorani che sono andati a votare nella sede di via San Tommaso d’Aquino e pone l’accento sulla necessità di ritrovare unità e coesione interne, secondo quel principio dell’inclusione che sia Francesco De Angelis con la lista ‘Piazza Grande’, sia Antonio Pompeo alla guida di ‘Territorio con Nicola Zingaretti’, hanno sottolineato nei loro appelli prima e nei discorsi di ringraziamento poi.
L’analisi del segretario di circolo
“Seppure veicolo di eterogeneità di spunti, idee e strumenti da mettere in campo per il sistema Italia, – ha continuato il segretario Petricca – è evidente che le varie anime del centrosinistra più in generale, e del Pd in particolare, non possono coesistere se non nell’ottica di un progetto politico forte, da contrapporre all’azione dell’attuale Governo. Se il popolo del Pd, attraverso la forma democratica per eccellenza, quali le primarie aperte, ha dimostrato di essere compatto nel decidere la guida del Partito Democratico, è auspicabile che la stessa voglia di coesione possa fungere da elemento trainante di tutto il centrosinistra, che deve riconoscere quali sono i reali avversari”.
“Dobbiamo arginare quella frammentazione interna che da troppo tempo sembra essere diventata una nostra caratteristica ‘endogena’ e dimostrare di sapere che i veri antagonisti sono altro da noi. Soltanto così – ha concluso il segretario di circolo – quello di domenica scorsa potrà essere lo spartiacque politico tra il vecchio e il nuovo centrosinistra, che ritrova l’unità perduta, riunisce correnti e fazioni e riprende in mano le redini di un Paese che sembra aver perso la sua identità. Noi, invece, questa occasione non possiamo e non dobbiamo perderla”.
