Reddito di cittadinanza: come funziona e chi ne ha diritto
Tutti gli aspetti normativi e sanzionatori legati al reddito di cittadinanza: se ne è discusso questa mattina nel corso di un convegno formativo organizzato dal Caf Uil in collaborazione con la XV Comunità montana ‘Valle del Liri’ di Arce e la Fondazione ‘Marco Tullio Cicerone’.
Presenti alla manifestazione, che si è svolta nella sala dell’ente montano, il presidente della XV Comunità Montana, Gianluca Quadrini; il responsabile del settore ammortizzatori sociali dell’Inps di Frosinone, Gabriele Radice; il direttore area Flussi Telematici Inps di Frosinone, Luca Neccia; il segretario nazionale Uila – Caf Uil, Giorgio Carra; il segretario provinciale Uil Anita Tarquini e il responsabile Copagri Lorenzo Fiorini.

Le parole del presidente Quadrini
“Il tema del mercato del lavoro, oggi, – ha detto il presidente dell’ente montano – rappresenta uno dei nodi cruciali per la tenuta del welfare italiano. Purtroppo oggi l’Italia paga lo scotto di un tasso di occupazione di dieci punti percentuali inferiore alla media europea: quello femminile è addirittura al quart’ultimo posto tra i 28 paesi dell’Ue. Uno scenario non certo roseo che fa da sfondo a questo ennesimo tentativo di riforma del mercato del lavoro. Tentativo originale, mutuato da misure simili europee, che dovrà confrontarsi con una platea molto ampia di fruitori che a pochi giorni dalla data di presentazione delle domande, il 6 marzo, non sa cosa fare realmente per accedere al servizio”.
Gli interventi dei responsabili Inps di Frosinone
“Il nostro istituto – ha sottolineato Luca Neccia dell’Inps – è molto vicino al tema del reddito di cittadinanza che rappresenta un sostegno per le famiglie in difficoltà in un periodo economico difficile. La Carta sarà un input attivo affinché questo periodo di 18 mesi possa reinserire i giovani nel mondo del lavoro. L’obiettivo dell’Inps è mettere al centro dell’interesse l’utenza ovvero il cittadino, immedesimandosi su un tema molto delicato e mettendosi a disposizione di patronati e commercialisti”.

“Occorrerà attendere un anno o poco più –ha affermato il responsabile del settore ammortizzatori sociali dell’Inps, Gabriele Radice – per vedere se questa misura innovativa su cui tante sono le speranze attese, funzionerà. Questo è un ennesimo tentativo di finanziamento da parte dello Stato, ma più ambizioso di altri falliti, e ricalca progetti europei. Possono fare domanda le persone di cittadinanza italiana, o di paesi della Ue, o con permesso di soggiorno di lungo periodo. È necessaria la residenza in Italia in via continuativa da almeno 10 anni al momento della presentazione della domanda, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo”.
Il parere dei sindacati
La parola è passata poi al segretario nazionale Uila – Caf, Giorgio Carra, che si è soffermato sugli aspetti normativi del reddito di cittadinanza mentre il segretario provinciale Anita Tarquini ha ribadito la necessità di “impegnarsi per supportare un territorio in forte crisi economica, il cui scopo si può raggiungere solo agendo tutti uniti”. Ha concluso Fiorini di Copagri: “Nella nostra provincia si prevedono oltre 18.000 domande e questo deve farci riflettere. Come sindacati ci impegneremo per dare supporto a questo nuovo sistema offerto dal Governo”.
Il modulo di domanda del Reddito di Cittadinanza sarà predisposto dall’Inps e riconosciuto dallo stesso istituto di previdenza che farà tutte le verifiche del caso. Il beneficio economico è erogato attraverso una Carta prepagata di Poste italiane.


