Operazione ‘Black Toner’, quindici denunce
Una complessa frode nel settore della commercializzazione di materiale per ufficio è stata scoperta dai Finanziari del Comando Provinciale di Frosinone, nell’ambito dell’operazione ‘Black Toner’, che ha portato alla luce l’esistenza di un’associazione a delinquere. Il servizio, eseguito dai militari dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Cassino, è scaturito da due verifiche fiscali svolte nei confronti di altrettante imprese con sede nel cassinate. Gli accertamenti, hanno permesso di evidenziare la reale natura delle imprese verificate e il ruolo di prestanome dei rispettivi rappresentanti legali. In particolare, le società verificate avevano occultato tutti i redditi prodotti, nonché omesso di esibire le scritture contabili, rendendo più complessa l’attività degli investigatori finalizzata alla ricostruzione della reale capacità economica.
Coinvolte società rumene
L’insidiosità dell’organizzazione si manifestava anche attraverso l’impiego di società rumene al fine di simulare acquisti e transazioni commerciali mai avvenute, mediante l’utilizzo di dichiarazioni d’intento e lettere di vettura false per attestare finte esportazioni di merce. La dichiarazione d’intento è un documento con il quale l’esportatore abituale attesta, sotto la propria responsabilità, di avere determinati requisiti manifestando al fornitore la propria volontà di acquistare beni e servizi senza il pagamento dell’IVA.
Maxi evasione fiscale
Ciò nonostante, con l’ausilio delle banche dati fiscali e attraverso l’esecuzione di numerosi controlli incrociati eseguiti presso i vari clienti e fornitori, i militari sono riusciti a quantificare, relativamente al periodo dal 2012 al 2016, l’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 32 milioni di euro, con una base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte sui redditi di oltre 3,5 milioni di euro e violazioni all’Iva per oltre 6 milioni di euro. I finanzieri della Città Martire, inoltre, nel corso dell’attività di servizio esperita, hanno individuato 17 società coinvolte, denunciando 15 amministratori alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di associazione per delinquere, occultamento delle scritture contabili, omessa presentazione delle dichiarazioni fiscal i ed emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Il contrasto all’evasione fiscale, sotto ogni forma, è uno dei compiti prioritari della Guardia di Finanza: contrastare l’evasione fiscale vuol dire garantire un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità di ognuno.
