Sanità, il primato peggiore? Al Lazio. Quadrini contro i tagli

Dopo 8 anni di cure dimagranti, l’organico del sistema sanitario laziale si è rinsecchito: ha perduto 16 ospedali, il 14% del personale e 3.600 posti letto finendo sotto la media nazionale dei 3 letti ogni mille residenti.Le Regioni che registrano i tempi di attesa maggiori per i codici gialli risultano le Marche (42,9 minuti) e il Lazio (28,5 minuti)», quantifica il «Rapporto Oasi 2018», curato dal Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale dell’Università Bocconi.

“Questo rappresenta il fallimento di un comparto vitale e la paralisi nelle prestazioni offerte ai cittadini della nostra Regione. –dichiara il consigliere provinciale e presidente della XV Comunità Montana Gianluca Quadrini– I pronto soccorso intasati, la carenza di personale e mezzi, i reparti chiusi e le strutture fatiscenti sono il quadro dei nosocomi della capitale e della provincia di Frosinone che a dispetto degli annunci trionfalistici di Zingaretti sono al collasso. Dove sono le promesse del presidente della Regione?  La verità è che dopo sei anni di governo Zingaretti il Lazio è diventata una regione peggiore  Non  uscirà neppure dal commissariamento della Sanità. L’annunciato «rientro nella gestione ordinaria entro il 31 dicembre 2018» deliberato dal governo Gentiloni il  primo dicembre 2017, per ora non è in agenda. Questo è grave”.

Liste d’attesa infinite

Le liste di attesa per le principali prestazioni sanitarie sono state sempre un problema per i cittadini laziali, che però facevano molta meno fila prima che al comando della Regione arrivasse proprio Zingaretti. Perché da quel momento la situazione invece di migliorare è progressivamente precipitata, e i tempi di attesa medi sono nel 50% dei casi raddoppiati o triplicati, nel 90% dei casi. “Il decantato piano di rientro del presidente Zingaretti, che a mio avviso è solo un piano di impoverimento, si è rivelato un flop perché non ha fatto altro che tagliare i servizi, tant’è che spesso per curarsi i cittadini sono costretti ad andare fuori regione.

Personale aggredito

“In Ciociaria negli ultimi tempi sono aumentate le aggressioni verbali e fisiche nei confronti di medici e infermieri come successo allo Spaziani che, complice la cronica carenza di organico, sono sottoposti a turni massacranti. Proprio nel capoluogo il personale sanitario si trova ad operare in condizioni di estrema difficoltà tanto da doversi districare tra le barelle col rischio concreto di aumentare la percentuale di errore umano. Senza tralasciare il pronto soccorso del Santa Scolastica di Cassino che da tre giorni non riesce a smaltire l’affluenza dei pazienti a causa della carenza di posti letto e di personale medico oppure le difficoltà del SS Trinità con i tagli dei reparti. È semplicemente assurdo che un territorio vasto come quello della nostra provincia con circa 3.500 km quadri, con 91 comuni e mezzo milione di abitanti, di cui la metà in area montana, abbia solo quattro presidi ospedalieri. Occorre che la politica faccia un salto di qualità e torni a parlare dei problemi del territorio che sono tanti e improcastinabili, in primis quello della salute, che merita più di tutti attenzione per il rispetto dei cittadini”.

Redazione

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