Iannarilli attacca le lobby, gli inciuci e il cerchietto magico
“E’ stata una scelta sofferta perché io mi sentivo ancora di Forza Italia. Ma quella che ho fondato in questa provincia nel 1993 purtroppo non c’è più. Ovvero quella trasparente, che si impegnava per i cittadini e che faceva battaglie per loro. Ultimamente questo non avviene. C’è, infatti, ormai da alcuni anni, un partito retto neanche da un cerchio ma da un “cerchietto”. Quindi, per motivi di incompatibilità ambientale, compreso il non gradimento della mia presenza, anche alla luce delle richieste di incontro con i vertici regionali e nazionali, che mi sono state negate, non è più possibile continuare”.
Così Antonello Iannarilli, nel corso di una diretta Facebook, ha dato il suo addio al partito del Cavaliere. Ancora non ha deciso quale sarà il suo futuro politico. Certo non si ritirerà dalla scena. L’accusa più forte che muove, delusioni a parte, è la presenza di un sistema affaristico. I nomi non li fa. Ma a suo avviso va combattuto.
Nel mirino lobby e Pd
“In passato – ha evidenziato – ho detto no, perché i tempi non erano maturi. Ora sceglierò il partito che mi darà la possibilità di impegnarmi in modo trasparente. Soprattutto per difendere i cittadini dalle lobby di questa provincia. Ma anche contro gli inciuci con il Pd“. Credo che il vecchio modo di fare politica, ripeto non trasparente, non viene perdonato dal popolo”. Infine, a chi lo accusa di andare via perché cerca un posto al sole, risponde: “dico solo che se avessi voluto la poltrona, la scelta di aderire a un altro partito l’avrei fatta qualche anno fa. Quando mi è stata offerta la possibilità. A breve – ha concluso – comunicherò il mio futuro”.
