Mozione di sfiducia per Zingaretti. E per stanare le ambiguità

Il centrodestra del Consiglio regionale del Lazio ha presentato, nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei deputati, una mozione di sfiducia nei confronti del governatore Nicola Zingaretti, “che è impegnato nella campagna elettorale del Pd” e “non governa la Regione”. E’ stata sottoscritta dai 13 consiglieri dei gruppi Lazio 2018, FI, FdI, Lega e NcI. Il centrodestra ha lanciato l’appello a sostenere la mozione ai due consiglieri eletti nelle loro liste poi passati nel Misto (che appoggia Zingaretti in virtù del ‘patto d’Aula’, garantendogli una maggioranza numerica in Consiglio) ma anche al gruppo M5s, che conta 10 consiglieri.

Verrà messa ai voti tra 15 giorni

“Entro 15 giorni dovrà essere messa ai voti e quindi prima di Natale avremo la chiarezza sul comportamento dei consiglieri regionali del Lazio – ha spiegato Stefano Parisi –  Ma questa è una vicenda nazionale, che non riguarda solo il Lazio. C’è una campagna elettorale che Zingaretti sta facendo, parlando di modello Lazio ma gli Zingaretti in Italia sono tre: uno fa l’attore, uno fa il presidente della Regione Lazio e un altro si candida a fare il segretario del Pd. Sarà bene tirare giù un po’ di veli, e che anche i militanti del Pd valutino su dati oggettivi e non sulla narrazione di storia che non c’è. Il Lazio è una delle regioni peggiori d’Italia sotto tanti parametri e di questo bisogna prenderne atto”.

regione lazio zingaretti parisi sfiducia cinque stelle

 

Una mossa per stanare Cinque Stelle e Gruppo misto

“I 5 stelle hanno fatto campagna elettorale contro Zingaretti- ha aggiunto Parisi- spieghino in modo esplicito che fanno parte della maggioranza. Il problema è questa totale ambiguità per cui tutti stanno all’opposizione ma anche in maggioranza prendendo poltrone o misure utili al proprio elettorato. Questa ambiguità finisca. Chi non voterà questa mozione farà parte della maggioranza. Portiamo in Consiglio la questione della permanenza di Zingaretti, con un richiamo a tutti i consiglieri non eletti nel centrosinistra”.  Secondo Parisi “Zingaretti non ha la maggioranza in Consiglio e non ha voluto prendere atto che una parte importante degli elettori del Lazio non ha votato il suo programma. Un presidente di giunta con una visione si sarebbe dovuto rendere conto di condividere le politiche della sanita’, dei rifiuti e dei trasporti con il centrodestra per potere governare bene la Regione”.  Invece “da subito ha iniziato un rapporto molto forte con il M5S e oggi governa di volta in volta con il sostegno loro o di volta in volta di alcuni consiglieri eletti con il centrodestra”. Inoltre “pochi giorni dopo essere stato eletto in Regione- ha proseguito Parisi- ha annunciato che si sarebbe candidato a segretario del Pd. Questo è stato un grande tradimento, se il suo elettorato avesse saputo che Zingaretti avrebbe usato l’elezione in Regione come trampolino di lancio per fare il segretario del Pd probabilmente non lo avrebbe eletto”.

Per il coordinatore del centrodestra alla Pisana ci sarebbe un disegno dell’attuale governatore del Lazio per arrivare a fare prendere al Pd il posto della Lega al Governo: “Su tutte le cose più importanti, dai bikers, alle infrastrutture ai rifiuti, sta organizzando quella componente che vuole sostituire al governo la Lega col Pd. Nel Lazio assistiamo alla sperimentazione di politiche condivise con i 5 Stelle e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la presentazione del piano rifiuti, che è ciò che piace ai grillini. Hanno parlato di end of waste, una cosa che non c’è. Questo è molto preoccupante perchè a Roma sperimentiamo cosa voglia dire la morsa tra Pd e Cinque Stelle su decoro, sviluppo, trasporti e rifiuti”. Nel mirino anche i due consiglieri regionali eletti col centrodestra e ora al Gruppo Misto, Pino Cangemi (ex Fi) e Enrico Cavallari (ex Lega), ma di fatto stampella del centrosinistra“

Bordate anche da Ghera, Aurigemma, Tripodi e Maselli

“Vogliamo fare vedere- ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia Fabrizio Ghera – che c’è una classe politica di centrodestra che non ha il timore di lasciare il posto in Consiglio regionale perchè ha più a cuore la collettività. Domani parleremo con gli altri consiglieri regionali per sensibilizzarli a sottoscrivere la mozione o votare il documento in aula”.  Il che “costringerà il presidente della Regione a essere presente in Assemblea”, ha evidenziato Antonello Aurigemma: “Perchè un altro record di Zingaretti- ha proseguito il capogruppo di Forza Italia alla Pisana- riguarda le sue assenze in aula nascoste da motivi istituzionali, ma poi vediamo dai social che è impegnato con i suoi confronti. Questo lo costringera’ a venire in aula e a confrontarsi col mandato che gli e’ Stato dato oppure a dimettersi per svolgere a pieno la sua candidatura a segretario del Pd”.

Insorge anche la Lega : “Faremo una forte battaglia in aula e mi appello ai colleghi, che abbiamo responsabilita’ per i territori e chi li ha votati. Si mettano una mano sulla coscienza e mandino a casa Zingaretti- ha detto il capogruppo Orlando Tripodi – perchè non ha più senso che sia alla guida della Regione Lazio. Il nostro coordinatore regionale, Francesco Zicchieri, e Matteo Salvini sono pronti a compiere forte protesta perchè Zingaretti lasci la Regione e si vada al voto”.

Una mozione “necessaria e responsabile”  per  il capogruppo di Noi Con l’Italia, Massimiliano Maselli: “Necessaria perchè è sotto gli occhi di tutti il degrado della Capitale e della Regione, con un presidente non pervenuto. Responsabile perchè viviamo tutti i giorni questa istituzione ed è fortemente bloccata: il Consiglio regionale ha prodotto 4 leggi, eccetto il bilancio è il il suo assestamento, e le commissioni non producono leggi. Siamo convinti che potrebbero esserci i numeri per sfiduciare Zingaretti”. Per poterci arrivare, però, servirebbe anche la firma di Sergio Pirozzi ma il nome dell’ex sindaco di Amatrice, accusato dal centrodestra di aver contribuito con la sua candidatura alla vittoria di Zingaretti, non è ancora mai stato pronunciato dai promotori della mozione di sfiducia”.

Gianluca Trento

Giornalista dei quotidiani online "LaProvinciaQuotidiano.it" e "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News". In passato è stato anche Direttore Editoriale de "La Provincia", Direttore Responsabile del quotidiano "Ciociaria Oggi", Condirettore de "Il quotidiano della Ciociaria", giornalista di "Paese Sera", del settimanale "L’Inchiesta" e del quotidiano online "Il Corriere della Provincia".

Gianluca Trento ha 328 articoli e più. Guarda tutti gli articoli di Gianluca Trento