Emicrania: donne più colpite ma meno assenteiste
I costi diretti e indiretti per le cure
Una patologia ‘discriminante’
“Le donne sembrano vittime dei numerosi e fondamentali ruoli che ricoprono a livello sociale – spiega Rosanna Tarricone, associate dean Sda Bocconi e responsabile scientifico del progetto – Soffrono di emicrania più degli uomini, ma non possono concedersi il privilegio di assentarsi dal posto di lavoro o accantonare le tradizionali mansioni domestiche. Per di più, avendo un reddito mediamente inferiore a quello degli uomini, le donne rinunciano a effettuare visite ed esami, acquistare farmaci non dispensati dal Ssn, sottoporsi a trattamenti non medici e ricevere assistenza formale. Dallo studio emerge che l’emicrania, essendo una patologia di genere, discrimina le donne e dunque emerge la necessità di sviluppare politiche sanitarie e socio-sanitarie differenziate rispetto al genere, con l’obiettivo cioè di colmare il gap esistente in una logica di equità redistributiva”.
Giornalista dei quotidiani online “Il Corriere della Provincia” e “TuNews24.it” e del settimanale “Tu News”, ha collaborato anche con il mensile “Qui Magazine” oltre che con il settimanale “Qui Sette”; è stata inoltre Caposervizio del quotidiano “‘Ciociaria Oggi” e Caporedattore de “Il quotidiano della Ciociaria”. Collabora con la rivista “Chic Style”.