Elezioni a Sora: la candidata del centrosinistra Maria Paola Gemmiti ritira la candidatura
Una lettera ai concittadini in cui spiega le ragioni del ritiro della sua candidatura a sindaco di Sora. È quella che ha scritto nella tarda serata di ieri la cardiologa Maria Paola Gemmiti, inizialmente designata come candidata alla carica di primo cittadino con il sostegno del Partito Democratico e di liste civiche.
Nella missiva, la Gemmiti spiega di non potersi assumere la responsabilità di una candidatura quando, parole sue, si sconta “con posizioni ambigue, se non in malafede, di molte persone su cui contavo e con le quali avevo condiviso proprio l’ideazione del progetto”.
Il contenuto
“Carissimi concittadini, – si legge nel documento che ha inviato alla stampa – scrivo questa lettera con innegabile rammarico per comunicare il ritiro della mia candidatura a Sindaco di Sora spiegandone le motivazioni. Sono stata onorata di essere investita di questa grande responsabilità: guidare una importante coalizione civica e progressista nella mia città nelle elezioni amministative 2021! Sono stata altrettanto onorata ed incoraggiata dal sostegno politico manifestato sui media dagli esponenti politici del Partito Democratico ma soprattutto dal calore delle persone!
Tutto questo però si è presto scontrato con posizioni ambigue (se non in malafede) di molte persone su cui contavo e con le quali avevo condiviso proprio l’ideazione del progetto. Poiché gli atteggiamenti vittimistici non mi appartengono ho cercato con coraggio di procedere per la mia strada, mi sono puntualmente confrontata con le tematiche a cuore dei cittadini su Sora 24 cercando di far comprendere il mio impegno e la mia passione”.
Pronta a sostenere un altro progetto politico
“Ho cercato – ha continuato la Gemmiti – molto aiuto di altri gruppi, soprattutto di quelli che più mi assomigliano per profilo e valori, ma un progetto senza altissime percentuali di successo non è stato sufficientemente appetibile anche se ritenuto valido. Aggregazioni troppo eterogenee non le ho ritenute opportune perché governare è molto più importante che vincere. Ed eccomi qua, a tre giorni dalle incalzanti scadenze elettorali. Da leader di una coalizione non posso portare ad una candidatura di testimonianza quanti non se la sentono e probabilmente non la sento nelle mie corde nemmeno io. Da donna del fare, abituata ad espormi con impegno, ritengo di dover supportare con il contributo mio e di quanti lo riterranno opportuno un altro progetto politico con l’obiettivo di non disperdere le mie idee e progettualità e soprattutto la mia visione di città, ordinata, pulita, verde, con scuole sicure, culturalmente ed economicamente vivace ed attrattiva, più consapevole del proprio valore e sicuramente meno cattiva”.
I ringraziamenti
“Ringrazio – ha concluso – il gruppo ‘Insieme si Può’ per aver creduto in me più di quanto non abbia fatto io stessa, il gruppo ‘Sora Senza Confini’ per aver rispettato la mia scelta e averla in gran parte condivisa per non farmi mancare il suo sostegno fino alla fine e il Partito Democratico che, sebbene non mi conoscesse bene, si è fidato della mia figura. Ho tanto proclamato che i legami politici per la città fossero importanti che non ho voluto farli proprio io venire a mancare”.

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