Salvini a Frosinone, il finto top secret fa infuriare la base. Ma anche la Gerardi
La visita di Matteo Salvini a Frosinone porta in dote una coda di polemica. Definirla ‘top secret’ è stata una scelta mal digerita dalla base del Carroccio. Che di certo non avrebbe mai chiesto l’invito all’interno di ‘Cittadella Cielo’, viste le restrizioni legate all’emergenza Covid, ma di essere semplicemente informata. Solo per un rapido saluto al Capitano. E c’è pure chi ha minacciato, come il consigliere comunale di Cassino Michelina Bevilacqua, di abbandonare il partito, poi ricondotta alla ragionevolezza grazie a una raffica di telefonate al sapor di camomilla.
Il retroscena
Ma nulla a confronto con la situazione che ha visto protagonista Francesca Gerardi, la quale ha lamentato il mancato coinvolgimento negli interventi. All’onorevole, infatti, non è stata concessa la benché minima possibilità di portare un brevissimo saluto. C’è chi è pronto a giurare che sia andata letteralmente su tutte le furie.
Una partita autolesionista, quella messa in campo domenica, che dovrebbe far riflettere sulla gestione di alcune dinamiche. Che per una partito come la Lega non sono certo di secondaria importanza.


