Pd, Buschini: Alfieri come me viene da lontano
“Egr Direttore, ho letto il suo pezzo di ieri riguardo il congresso del Partito Democratico della nostra Federazione. Un evento importante, svolto in un periodo ‘anomalo’ per i congressi di Partito che generalmente non si svolgono in estate, e dentro un momento molto difficile per il Paese. Nonostante questo è stato un momento di grande dibattito sui temi ed il profilo di un nuovo partito, radicato e popolare. Soprattutto, e finalmente, è stato un dibattito non sui nomi, quote , liste ed organismi, che ha messo al centro l’unita come valore fondante”.
A parlare è Mauro Buschini, presidente del consiglio regionale del Lazio. Un intervento, il suo, che oltre a spiegare il complesso iter congressuale, evidenzia il ruolo e la lunga militanza di Alfieri all’interno del Pd.
L’intervento
“Nell’articolo lei mette in risalto un presunto problema riguardo Domenico Alfieri. Pochi minuti dopo Domenico ha postato sui social la foto della prima tessera di adesione al Pds. 24 anni fa. Quella fu anche per me la prima tessera al Partito dopo qualche anno di militanza nella sinistra giovanile di Nicola Zingaretti. Il segnale che ha voluto dare con quel post è che veniamo da lontano , nonostante la nostra pur giovane età, e che il legame con il partito è qualcosa di viscerale, profondo, intimo. E mi sento , come tanti altri , vicino a lui in questo sentimento di appartenenza ad una grande storia e comunità politica”.
“Domenico ha retto le sorti del Partito in questi anni con piglio unitario e determinato. Ha avuto la capacità di coinvolgere tutti nella gestione ordinaria, ottenendo risultati amministrativi importanti.Ora il congresso ha aperto una fase diversa, che prevede il diretto impegno di Domenico, in campo sia come sindaco che come dirigente del Pd, la sua esperienza e dedizione non potrà non essere valorizzata. Non conosco i motivi per i quali il circolo abbia deciso di non organizzare l’assemblea, probabilmente problemi organizzativi legati anche a questo momento, ma di certo la figura di un dirigente come Domenico va oltre questo passaggio”.


