Luciano Renna, un esempio di uomo e di giornalista
Noi Luciano Renna lo abbiamo conosciuto. Ancor prima di diventare giornalisti . Grazie alle rispettive famiglie, infatti, Luciano ha rappresentato, da sempre, un esempio. Un Maestro. Veniva definito, ad ogni incontro con i media, il Decano dell’informazione. Per noi era, ed è, perché lo immaginiamo ancora qui, un Amico. Vero.
Di quelli pronti a farti capire meglio, di quelli che non ti deludono. E’ stato direttore de Il Messaggero di Frosinone. Ha collaborato per oltre un decennio con Il Tempo sempre nela capoluogo. Ovunque ha lasciato ricordi indelebili. Ovunque oggi c’è un vuoto. I figli , gli altrettanto amici Piergiorgio, Alessandro ma, soprattutto Andrea, lo ricorderanno con una messa in quella chiesa dove spesso incrociavamo Luciano. In viale Marconi la parrocchia di S.Antonio.
15 anni fa Luciano ci ha lasciato. Ha lasciato un vuoto. Anche nella nostra professione. Purtroppo. Luciano Renna è stato docente di educazione fisica al Liceo Classico. Lo hanno incrociato tantissimi studenti in diverse epoche frusinati. Aneddoti anche di uomini politici del calibro di Memmo Marzi, Francesco De Angelis, Antonio Abate, per citarne qualcuno, ne hanno evidenziato la profonda simpatia l’innata generosità oltre che una grande professionalità messa a servizio di Cassa Edile, Automobil Club, Frosinone Calcio e tantissimi altre Enti ed organizzazioni. Capacità messe a disposizione anche di decine di amministratori, diversi sindaci del capoluogo ma anche di un presidente di Provincia come Valentino D’Amata . Un po’ quanto proprio Andrea ha saputo poi fare con un presidente del calibro di Francesco Scalia con la sua stessa educazione, con quel garbo e disponibilità che Luciano aveva innate come doti.
La penna di Luciano sapeva graffiare più di una lametta ma pur sempre con la dolcezza di un bignè alla crema. Noi lo ricordiamo così puntuale ed attento, scrupoloso e preciso ma sempre con la battuta pronta e l’incoraggiamento verso i giovani che solo le grandi persone sanno garantire pure solo con uno sguardo.
Così era , pardon, così è Luciano.
Noi così lo ricordiamo e attraverso queste righe lo raccontiamo e lo racconteremo. Un giornalista “di razza” che amava la propria famiglia, lo sport, e, soprattutto, amava la propria terra e aveva a cuore lo sviluppo ed il rilancio di Frosinone e del suo territorio. Luciano Renna era e resterà una persona speciale, d’altri tempi, che nel proprio lavoro, oltre che nella propria vita, proprio alla memoria e alle origini del nostro territorio, aveva riservato moltissimo del suo tempo. Amava i ragazzi e, in qualità di professore di educazione fisica del Liceo Classico di Frosinone, non ha mai lesinato impegno. Un modo di fare giornalismo che purtroppo oggi è quasi sparito come si è dissolta la sua penna scevra da condizionamenti e sempre si è dissolta la sua penna scevra da condizionamenti e sempre sincera che però non deve essere dimenticata oppure archiviata ma posta come ad esempio a chi vuol far bene il nostro mestiere”.
