Congresso del Pd, Mazzocchi: “Non servono fughe ma criteri e metodi”
“Un congresso è un congresso. Si fa sintesi del passato, si esamina il presente, si propone il futuro. Non mi convince il modo con cui il PD provinciale affronta il suo congresso, che deve svolgersi nel solco indicato da Zingaretti”. Sale la tensione all’interno dei Dem ma c’è chi invita a ragionare. Lo fa Ermisio Mazzocchi, esponente storico del partito.
L’intervento
In ragione di questo ritengo – argomenta Mazzocchi – che un congresso deve affrontare le questioni socio economiche. Tutti ne parlano, ma nessuno avanza qualche proposta, idea o progetto. Questo è un limite. Quello che occorre è un ricambio di generazione, che non è anagrafica, non è di corrente, non è imposta.
“La scelta, quindi, deve seguire criteri e metodi: nessuna operazione burocratica né verticistica. C’è bisogno di tutti, non di minacce e di fughe dalle proprie responsabilità. Non c’è nessuno che mi deve fare sentire a casa mia. È una frase priva di senso. Ci sono o non ci sono nel PD. Se ci sono devo svolgere il mio compito, qualunque esso sia. Alla pari, senza richieste di concessioni pietistiche”.
L’appello
“Confrontiamoci, quindi, su i progetti e non se sono accolto nella mia stessa casa. Non esiste una base e un vertice. Esistono gli organismi dirigenti, eletti secondo lo Statuto che regola anche le loro funzioni. Senza partito, inoltre, non ci sono amministratori. Gli amministratori passano, il partito resta.
“La teoria che gli amministratori siano i veri portatori del consenso, è sbagliata e infondata. Basta un congresso di soli amministratori e avremo risolto tutti i problemi. Ma non è cosi. Chi sostiene questa tesi ha fatto esperienza di lista civica, a volte contro il proprio partito, ma si è dovuto ricredere e tornare sotto le bandiere dei Dem”.
Ora i fatti
“Niente tavolini, salotti, caminetti per programmi e incarichi. Bene. Ora, però, bisogna praticarlo. Se questo è un congresso di svolta – conclude Mazzocchi – lo sia nei modi e nei fatti. Niente congresso farsa. Non giova a nessuno e non approda a nulla. O si rifonda questo partito, come dice Zingaretti, o si riduce a una presenza effimera”.
