Spegnere i lampioni per risparmiare, Turriziani: “Ci sono zone dove non funzionano”

“Nel suo intervento sulle linee programmatiche, il sindaco Mastrangeli ha annunciato la volontà di limitare le spese per la pubblica illuminazione, tenendo accesi meno lampioni di quanti sono i punti luce della città. Sul tema si potrebbe anche convenire, essendo tra l’altro una necessità del Piano energetico europeo dovuto alla situazione Ucraina”. Lo evidenzia Andrea Turriziani, consigliere comunale di Frosinone, capogruppo della Lista Marini, ed esponente del Pd.

“Quello che, però, non è accettabile è che in gran parte della città i punti luce sono spenti a causa della inefficienza della società che ha l’appalto della pubblica illuminazione. Soprattutto perché – fa notare Turriziani – ci arrivano segnalazioni continue da parte dei cittadini delle zone periferiche dove da giorni diversi punti luce sono spenti e nessuno va a fare manutenzione”.

“Nel capitolato – argomenta Turriziani – dovrebbe essere previsto che per ogni punto luce spento, la ditta sarebbe stata sanzionata, come pure per la mancata verniciatura dei sostegni in ferro, o per la mancata sostituzione dei pali mozzi o danneggiati. A tal proposito paghiamo un canone annuo tutto compreso. Quel che serve – conclude l’esponente del Pd – sono maggiori controlli sul tema per evitare sperperi di denaro pubblico e un servizio carente”.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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