L’alluvione delle Marche e i rischi che corre Patrica, Di Cosmo si augura che l’amministrazione abbia abbandonato il maxi piano edilizio a ‘Bacucco’

“La recente alluvione delle Marche deve indurci a riflettere, ancora di più, sull’estrema fragilità della natura e sulle conseguenze catastrofiche che possono derivare da scelte sbagliate, ancor più in quest’epoca di fenomeni estremi dovuti ai cambiamenti climatici”. Così Carlo Di Cosmo, già consigliere comunale.

“L’alluvione, che ha causato 12 morti e la distruzione di case e attività produttive,  è stata devastante e purtroppo causa di morte anche per la mancanza di bacini capaci di accogliere le ondate di piena di fiumi. Nel nostro piccolo paese  l’area cosiddetta “Bacucco” rappresenta un bacino naturale in grado di  assorbire  le acque provenienti da eventuali esondazioni del fiume Sacco. Quest’area, dunque, dovrebbe rimanere così com’è, senza ulteriore consumo di suolo, rappresentando, tra l’altro, un polmone verde in mezzo a due grandi aree inquinanti, la strada Monti Lepini e l’Area industriale di Patrica. Mi auguro che l’Amministrazione Comunale abbia per sempre abbandonato l’idea di un mega piano edilizio su questa delicatissima ed importantissima Area, di alto pregio ambientale e storico-culturale, e invito  il Consorzio Industriale del Lazio a stralciare dal suo piano triennale delle opere il progetto “By pass viario Morolense Monti Lepini, una strada che passa proprio in mezzo all’Area Bacucco, compromettendone la bellezza, la funzione di cuscinetto tra due aree inquinanti e, soprattutto, la sua funzione  contro eventuali esondazioni e altri rischi idrogeologici”.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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