Agroalimentare, Coldiretti e Fai Cisl si schierano per il patto sociale: bilateralità e sinergia per valorizzare il primario

Si è svolto presso il Castello Baronale di Fondi l’incontro “Terra e Persona: opportunità e buone pratiche a confronto”, organizzato da Coldiretti Latina e Fai Cisl Latina. Ad accogliere i relatori dell’iniziativa è stato il saluto del Sindaco Beniamino Maschietto, che ha posto l’accento sul valore delle connessioni tra i comparti dell’agroalimentare e del turismo come volano di sviluppo del territorio.

Alla tavola rotonda hanno partecipato il Segretario Generale della Fai Cisl Latina Islam Kotb, il Presidente Coldiretti Latina Denis Carnello, Enrica Onorati, Assessore regionale all’Agricoltura, Foreste, Filiera, cultura del cibo e pari opportunità, Stefano Leporati, Responsabile Nazionale Politiche Economiche di Coldiretti, Onofrio Rota, Segretario Generale Fai Cisl nazionale.

Tra le principali criticità denunciate da Denis Carnello, Presidente di Coldiretti Latina, e da Stefano Leporati, responsabile area economica Coldiretti nazionale, la mancanza di manodopera in agricoltura: “Ad oggi, a livello nazionale, mancano all’appello 100 mila operai agricoli, è un problema che sta emergendo in tutti i territori e che dobbiamo saper affrontare anche attraverso il giusto ricambio generazionale e la sburocratizzazione”.
Non si è fatta attendere la risposta del sindacato, con la proposta di Islam Kotb, Segretario generale Fai Cisl Latina e di Onofrio Rota, Segretario Generale della FAI CISL NAZIONALE, di “valorizzare gli enti bilaterali territoriali per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, come già avviene in alcuni progetti sperimentali, in altre province, con risultati molto positivi”.

Istituzioni presenti all’incontro anche con Enrica Onorati, Assessora regionale all’Agricoltura, Foreste, Filiera e cultura del cibo e pari opportunità. “La nostra ambizione – ha detto Onorati – deve essere quella di produrre ricchezza giusta ed equa, unici valori per garantire una crescita al settore agroalimentare e il benessere delle nostre aziende e dei nostri lavoratori. Abbiamo scelto di non tenere fermi i progetti nei cassetti, per questo la Regione ha investito 10 milioni e mezzo di euro del proprio bilancio per un nuovo scorrimento della misura 6.1 del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2014-2020”. Molto positivo, per Onorati, l’approccio scelto da Coldiretti Latina e FAI CISL Latina, che congiuntamente hanno ribadito: “è fondamentale sviluppare il confronto e i tavoli concertativi, perché aiutano a lavorare in sinergia e con una visione che non sia solo compartimentale, ma ampia e nell’interesse generale, proprio per questo bisogna superare l’impostazione novecentesca antagonista e conflittuale che vede contrapposti lavoratori e imprese agricole. Questa è la fase storica della corresponsabilità e della partecipazione attiva in cui abbiamo bisogno di un dialogo stabile e strutturato tra istituzioni, imprese e lavoratori.

Nel Lazio, è emerso durante l’incontro, trovano lavoro 50 mila operai agricoli, di cui 20 mila solo a Latina, provincia che vanta 65 mila aziende agricole e il primato in termini di contributo al Pil regionale.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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