L’INTERVISTA – Mastrangeli: ecco la Frosinone del futuro


Sono molti i temi inseriti nei punti, linee guida o programmi dei candidati alla fascia tricolore. Ma ci sono alcuni argomenti con aspetti più scottanti. che riguardano situazioni complesse, che pongono di fronte a decisioni sul continuare o meno su strade – anche molto diverse – imboccate dalle amministrazioni precedenti. Abbiamo posto le stesse domande a tutti i candidati alla carica di sindaco. Questa volta a rispondere è Riccardo Mastrangeli.

Qual è secondo lei la vocazione economica di Frosinone per i prossimi 5 anni
Credo innanzitutto che sia necessario avere una visione più ampia rispetto a quella di una consiliatura. La pianificazione delle azioni da mettere in atto per il proprio territorio deve comprendere un arco temporale di 10, 20, 30 anni: è solo gettando le basi, oggi, di un futuro sostenibile, inclusivo, capace di dare le giuste opportunità ai giovani, che è possibile dare stabilità al tessuto economico, sociale e culturale di una città. La vocazione economica di Frosinone proseguirà quanto già iniziato con le amministrazioni Ottaviani, consolidando, cioè, il ruolo dell’Accademia di Belle arti e del conservatorio “Refice” non solo quali istituti di alta formazione artistica e musicale che il mondo ci invidia, ma anche quali centri propulsori di economia e di scambi culturali, unitamente al Polo universitario.

Cosa può fare il comune in termini di politica economica per incentivare il lavoro e bloccare la fuga dei giovani?

Il lavoro, la formazione dei giovani, il reinserimento di chi ha perso l’occupazione, in un momento segnato da una profonda crisi economica e sociale, sono i temi prioritari anche di chi, come noi, si è messo al servizio della comunità all’interno di un ente pubblico che non ha competenze dirette in merito all’occupazione. Come amministrazione Ottaviani, tuttavia, abbiamo messo in atto tutte le iniziative in grado di consentire lo sviluppo e la crescita del tessuto economico, culturale e sociale. Si pensi al fatto che, già tre anni, fa prima la giunta e poi il consiglio comunale hanno approvato il programma promosso dall’amministrazione Ottaviani riguardante la città intercomunale dei servizi, estesa a circa 180.000 abitanti. L’area vasta, infatti, presenterebbe forte capacità di svolgere e gestire in modo coordinato funzioni e servizi in molteplici settori e iniziative di animazione e promozione economica, sociale e ambientale. Oltre ad una significativa semplificazione nella gestione dei servizi, l’Area Vasta garantirebbe anche notevoli economie di scala con l’abbattimento dei costi dei servizi stessi e un miglioramento delle prestazioni, assumendo inoltre maggiore attrattività nei confronti degli investitori. Va intestato all’amministrazione Ottaviani anche il concept riguardante ​ l’ex insediamento industriale della Permaflex, inserito tra gli interventi ideati per l’area Scalo con l’obiettivo di riqualificare il tessuto urbano e di elevare la qualità degli standard delle infrastrutture viarie e tecnologiche di proprietà pubblica, procedendo inoltre alla ricucitura delle zone di confine tra la città di Frosinone e i comuni del circondario. L’amministrazione Ottaviani, infatti, ha posto le basi della trasformazione dell’area, situata in una zona strategica dal bacino potenziale di utenza stimato tra i nove e i dieci milioni di persone, allo scopo di realizzare un’opera destinata a servizi commerciali e parco tematico per il tempo libero, che darà lavoro a centinaia di addetti, sia nel comparto interno che nell’indotto. Per incentivare il rilancio del commercio, il Comune ha ​ promosso iniziative come le Terrazze del belvedere, estendendo inoltre la gratuità dell’occupazione del suolo pubblico in favore delle attività commerciali fino al 31 dicembre. Su impulso del sindaco Ottaviani, inoltre, gli uffici comunali in questi anni hanno sbloccato una serie di investimenti privati che produrranno nuova occupazione e attrazione economica e sociale sul capoluogo negli anni a venire, unitamente ai nuovi cantieri pubblici in corso di approvazione e allestimento, nell’ambito degli interventi di rigenerazione e recupero dell’edilizia. Grazie all’utilizzo del permesso di costruire convenzionato, infatti, il Comune e gli operatori privati possono stipulare una convenzione con la regolamentazione degli obblighi di realizzazione di standard e servizi a carico del titolare del permesso. Nel complesso, il Comune di Frosinone ha incassato, solo negli ultimi mesi, per gli interventi in attuazione, un importo derivante dagli oneri concessori pari a 700.000 euro, reinvestiti in progetti di manutenzione ordinaria e straordinaria per scuole, strade ed edifici pubblici.
Tra le operazioni condotte dal comune che indirettamente hanno creato economia, va menzionata la individuazione della sede definitiva dell’Accademia di Belle Arti a palazzo Tiravanti: in questa eccellenza del territorio, infatti, studiano centinaia di studenti provenienti da tutto il mondo, che vivono e frequentano le attività del centro storico”.

Cosa intende fare per favorire la crescita della nostra Accademia ​ e dell’università?
Credo che la prossima amministrazione debba dare una ulteriore spinta ai progetti dalla forte impronta green ed ecosostenibile, nella direzione della digitalizzazione e della semplificazione anche grazie alle risorse previste dal PNRR. A questo proposito, abbiamo già avviato la riqualificazione del Teatro Vittoria di via Amendola, che sarà gestito dal Comune in collaborazione con l’Accademia e con il Conservatorio di Musica, unitamente alle altre realtà e compagnie locali. Qui potranno anche essere tenuti i corsi relativi all’allestimento scenico, di supporto anche alle compagnie teatrali di Roma e Napoli che abbiano bisogno di spazi adeguati per mettere in scena le prime dei propri spettacoli. Per quanto riguarda l’Università, prevediamo il potenziamento del Polo Universitario di Frosinone attraverso accordi programmatici con le Università presenti sul territorio regionale: l’aumento di “popolazione” universitaria comporta ritorno economico per le attività del territorio. Opportuno pensare una casa dello studente attraverso LazioDisco, il gestore di bandi di borse di studio e residenze per studenti fuorisede;
è necessario sviluppare compiutamente, nella nostra città, le opportunità della formazione a 360 gradi, anche nell’ottica dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro.


Quali sono le sue priorità infrastrutturali per il Capoluogo.

Tutti già finanziati e programmati, sono diversi i progetti prioritari che coinvolgeranno tutto il capoluogo. Citiamo la riqualificazione dei Piloni e di largo Turriziani; quelli inclusi nella rigenerazione urbana, con la riqualificazione dell’edificio Polivalente di viale Mazzini; l’implementazione dell’area attrezzata del Parco Matusa; la nuova linea dell’ascensore inclinato, con l’introduzione di tecnologie all’avanguardia e la realizzazione di un nuovo percorso pedonale di collegamento ai fini del potenziamento del sistema di mobilità sostenibile tra Frosinone alta e bassa; il completamento dell’edificio scolastico della scuola primaria “Madonna della Neve”; la realizzazione del parcheggio interscambio a raso “Salvo D’Acquisto” a servizio del sistema pubblico di mobilità sostenibile; la riqualificazione del teatro comunale Nestor; la realizzazione della linea, tramite BRT (Bus Rapid Transfer o metropolitana di superficie), dallo Scalo Ferroviario a Piazzale De Matthaeis. A ciò si aggiungano gli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione in centro e in periferia: via Coroni, variante Casilina sud, via Forcella, zona di via San Gerardo e dell’alveo del fiume Cosa (intersezione con viale Roma). Va menzionato anche il corposo investimento che cambierà il volto dello Scalo, con l’avvio dei lavori della nuova grande piazza, attesa da 70 anni, con il concomitante restyling di tutta la zona e l’investimento di Rete Ferroviaria Italiana, per la riqualificazione degli edifici di proprietà e la realizzazione di un sovrappasso pedonale al fine di incentivare l’utilizzo dei mezzi su ferro. A Selva Piana gli interventi riguardano il potenziamento e l’adeguamento della viabilità ciclabile e il recupero delle aree verdi di Corso Francia, con creazione nuova area cani in Viale Spagna e nuovo campo polivalente, riqualificazione campo di calcetto e dei campi di bocce esistenti; la riqualificazione e l’adeguamento dell’auditorium Paolo Colapietro, il terzo teatro comunale; la manutenzione straordinaria e l’adeguamento funzionale dell’edificio in via Portogallo. Completeremo anche l’ex Monti Lepini, procederemo alla riduzione del vincolo cimiteriale con oneri di progettazione già stanziati, realizzeremo una piazza e mini parchi gioco, di aggregazione, per ogni quartiere, creando ai Cavoni un contesto urbano e sociale di rilancio con attenzione particolare alla socializzazione e alle associazioni”.

Come intende gestire la macchina comunale e quali scelte di bilancio e di riorganizzazione pensa di attuare nella sua legislatura.
Negli ultimi dieci anni, siamo riusciti nell’impresa di risanare il bilancio gravato dai 50 milioni di debiti ereditati dalle passate gestioni amministrative di centrosinistra. Quando il Comune di Frosinone approvò, nel 2013, il piano di risanamento dai debiti, altri ci dissero che sarebbe stato più semplice dichiarare il dissesto, dimostrando una sconcertante mancanza di coraggio nel mortificare centinaia di imprese e fornitori – e, di conseguenza, le loro famiglie – che dovevano essere pagati dall’amministrazione.
A distanza di anni, abbiamo dimostrato che il nostro metodo culturale e politico era quello giusto.
Siamo riusciti a risanare le casse comunali grazie ad una gestione oculata sia delle entrate che delle spese dell’ente, senza incidere, in questi anni, sulla capacità del comune di fornire i servizi ai cittadini e senza aumentare le tariffe a carico dei cittadini, realizzando inoltre numerosi investimenti a favore della collettività: si pensi solo alle tante opere divenute patrimonio di tutti, come il Parco Matusa, lo stadio comunale Benito Stirpe, l’ex filiale frusinate di Bankitalia trasformata nella nuova prestigiosa sede comunale.
Nel prossimo futuro, sarà quindi a disposizione dell’Ente un fondo di cinque milioni l’anno da destinare alla manutenzione, ​ al sociale e, naturalmente, al potenziamento dell’organico. La dotazione dei Settori del Comune di Frosinone è stata interessata, negli ultimi anni, dalla cessazione dal servizio di numerosi dipendenti. Per questo motivo, l’amministrazione Ottaviani ha lavorato, negli ultimi anni, per raggiungere gli obiettivi di mantenimento e implementazione degli standard di qualità dei servizi offerti alla cittadinanza, oltre che della valorizzazione delle eccezionali professionalità presenti nella dotazione organica del Comune, anche grazie ai quali è stato possibile realizzare i numerosi e ambiziosi progetti amministrativi previsti dal programma portato avanti.
La procedura di Riequilibrio Finanziario aveva però escluso la possibilità di sostituire il personale in quiescenza.
Nella fase finale della procedura di ripianamento del debito, si sono già liberate nuove risorse che hanno già consentito la ripresa delle assunzioni di nuovo personale, soprattutto all’interno degli uffici tecnici e amministrativi. L’obiettivo, nel prossimo futuro, è non solo il potenziamento dell’organico in forza al Comune, ma quello di assumere giovani, nativi digitali.

Quale è ​ la sua idea per l’area dell’aeroporto Moscardini?
La mia idea per il Moscardini è che continui ad ospitare un aeroporto, realizzato tenendo conto dei parametri più innovativi in tema di sostenibilità e rispetto dell’ambiente, come succederà anche per la nuova stazione ferroviaria, divenuta già un modello in ambito nazionale. Tale proposta va di pari passo con la constatazione che, sul nostro territorio, insista una eccellenza a livello mondiale come la Leonardo, uno dei motori economici della regione. Abbiamo il dovere di agire perché una realtà del genere non solo non lasci la nostra provincia, ma venga potenziata.


Il Parco Matusa deve rimanere ​ così, oppure va trasformato?

Il Parco Matusa è nel cuore dei frusinati, sia per il ruolo che ha rivestito in passato, quale casa dei colori giallazzurri, sia perché rappresenta un polmone verde al centro della città, un punto di riferimento per incontrarsi, socializzare, passeggiare o fare sport.​ E pensare che le coalizioni di sinistra avrebbero voluto costruirci sopra dei palazzi, per un totale di 130.000 metri cubi di cemento. Anche il Matusa beneficerà dei fondi della rigenerazione urbana: sarà oggetto, infatti, degli interventi di realizzazione di un’area polivalente attrezzata ai fini della promozione delle attività ricreative e sportive. Le operazioni riguardano la sistemazione di un’area del parco esistente, con la creazione di un nuovo spazio attrezzato destinato alle attività sportive per bambini, adulti, anziani e persone diversamente abili, il tutto al fine di promuovere l’aggregazione sociale e il movimento all’aria aperta. Saranno altresì installati elementi di arredo urbano e nuove alberature in grado di assicurare il giusto livello di qualità e decoro.


Progetti ​ per il Centro storico?

Con la riqualificazione dei Piloni e di largo Turriziani, che diventeranno la cartolina della città, l’ampliamento del museo, il restyling dei due teatri comunali Nestor e Vittoria e il potenziamento dei servizi bibliotecari e culturali al Polivalente, si aggiungerà un importante tassello al lavoro svolto, in questi anni, per la parte più antica della città. Che ci sia stato un rilancio del centro storico di Frosinone lo dice il recente report dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, che indica la crescita di contratti di locazioni e delle compravendite di immobili, nonostante due anni di pandemia. In questo momento storico non facile, diverse nuove attività hanno aperto nel centro storico.​ Ciò è potuto accadere perché l’amministrazione Ottaviani ha creduto per prima nella valorizzazione di questa area, individuando la sede definitiva dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone nel prestigioso palazzo Tiravanti, acquistando due teatri e acquisendo al proprio patrimonio Palazzo Munari, già sede della Banca d’Italia, diventata la nuova casa comunale.​ Tra gli interventi che hanno coinvolto il centro storico, vanno menzionati anche il restyling degli storici murales di via Ciamarra e la riqualificazione di piazza Risorgimento. Tra le iniziative realizzate anche Le Terrazze del Belvedere e Frosinone Alta Street Market. Nello specifico, invece, il progetto Piloni City prevede l’utilizzo dei volumi esistenti, senza l’aggiunta di un solo metro cubo in più. Le arcate storiche saranno recuperate, messe in sicurezza e valorizzate. Prevista l’installazione, a destra e sinistra del complesso, di due ascensori, oltre alla novità del doppio senso di marcia su via De Gasperi. La cartolina storica della città potrà diventare davvero “a colori” solo se vissuta appieno, sette giorni su sette. Mediante una manifestazione d’interesse, gli spazi saranno assegnati agli operatori privati: questi ultimi, dunque, gestiranno autonomamente ogni singolo volume, anche attraverso il coworking, per abbattere i costi fissi. Il secondo intervento di riqualificazione idrogeologica riguarda largo Turriziani. Prevista l’eliminazione del marciapiede dell’affaccio sui Piloni stessi, mentre la superficie di calpestio sotto il monumento a Turriziani verrà resa omogenea, con una rivisitazione dello spazio tale da permettere la realizzazione di eventi all’interno del piccolo anfiteatro così ricavato. La piazza sarà completamente pedonale, con dissuasori a scomparsa per permettere l’ingresso dei mezzi di soccorso o dei fornitori. Novità anche per piazza VI dicembre: con l’introduzione di una rotatoria sarà liberata un’area attigua all’immobile comunale, mentre sarà installato un ascensore per il collegamento con corso della Repubblica, da cui quindi sarà possibile raggiungere la nuova sede comunale di piazzale Vittorio Veneto”.

Cosa intende fare per una mobilità ​ più sostenibile?
Con la giusta visione e i finanziamenti necessari, già ottenuti, rivoluzioneremo anche la mobilità, un settore incluso in un quadro più ampio in cui ricadono tutti gli interventi nel senso della sostenibilità ambientale e dell’incremento della qualità della vita. Contestualmente all’approvazione, da parte del Comune di Frosinone, del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, si è avviata una procedura di revisione del Piano Urbano del Traffico (PUT). Tra gli obiettivi dei Piani, rientrano l’incentivazione della mobilità ciclo-pedonale al posto di quella veicolare, con la maggior garanzia alla sicurezza della circolazione stradale delle categorie di utenti quali pedoni e ciclisti, l’efficacia ed efficienza del sistema di mobilità finalizzati al miglioramento del Trasporto Pubblico Locale, con il riequilibrio modale degli spostamenti.
Le corsie ciclabili e le strade ciclabili sono opere che favoriscono una ricucitura dei quartieri della città e una vera mobilità alternativa. Sono già 20 i km del sistema integrato di piste ciclabili, tra realizzate e appaltate. Prevediamo inoltre l’Implementazione dei servizi di parcheggio di scambio, già promossa dall’amministrazione Ottaviani mediante la realizzazione del parcheggio interscambio a raso “Salvo D’Acquisto” e del nuovo spazio di sosta, già attivo, nell’area ex Frasca (zona Scalo), che prevede circa 200 stalli.
In via di prima applicazione e attuazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, è già stata istituita la figura del mobility manager: sono in corso le attività per elaborare un Piano Spostamenti Casa Lavoro del Comune di Frosinone in collaborazione con aziende e istituzioni scolastiche ed è in corso l’approvazione dei PSCL di importanti aziende del territorio. Già finanziati anche la metropolitana leggera a collegamento della stazione ferroviaria con De Matthaeis (BRT) e la nuova linea dell’ascensore inclinato, per rimediare agli errori compiuti in fase di progettazione e realizzazione dalle amministrazioni di centrosinistra a carico dell’impianto di risalita. Inoltre realizzeremo colonnine di ricarica elettrica distribuite su tutto il territorio comunale, incrementando le isole pedonali (in aggiunta a quelle domenicali già attivate dall’amministrazione Ottaviani con “A passeggio per due km”) e le aree pedonali, oltre arealizzare iniziative di sensibilizzazione ed educazione stradale.


E il fiume Cosa?

Il Parco Matusa rappresenta il nucleo centrale di un sistema che si sviluppa dal confine di Alatri a quello di Ceccano che noi chiamiamo Parco del Fiume Cosa. Con la seconda tranche del PNRR daremo concretezza a questo sogno antico. L’alveo del fiume (intersezione con viale Roma) sarà interessato dagli interventi di messa in sicurezza (già programmati e finanziati).
Il nuovo ascensore inclinato, come da progetto incluso all’interno del finanziamento da 20 milioni per la rigenerazione urbana, si inserisce, inoltre in un contesto più ampio di bonifica ambientale già avviato dall’Amministrazione Comunale, con gli interventi previsti per la riqualificazione del fiume Cosa mediante l’esecuzione di un Parco Fluviale.


Opportunità del Pnrr per il capoluogo?

Il Pnrr è l’impegno più importante che il nostro Paese dovrà affrontare, nei prossimi mesi, per costruire la ripresa economica e sociale. L’assegnazione di fondi provenienti dal Piano al Comune di Frosinone permetterebbe la realizzazione di una serie di progetti altrimenti di difficile accessibilità, come ​ il raddoppio dell’ospedale di Frosinone, oggetto di una delibera approvata all’unanimità da parte del consiglio comunale. Tale operazione prevedrebbe un sostanziale ampliamento della struttura esistente, con la costruzione di un edificio dedicato al DEA, collegato all’ospedale Spaziani, dotato di tutte le più moderne attrezzature tecnologiche, permettendo così a chi è affetto dalle patologie ordinarie di potersi curare senza ricorrere alle cure fuori regione. Con i fondi europei, inoltre, si potrebbe realizzare anche un collegamento viario nella zona bassa da Casilina sud alla via Maria e la messa in sicurezza dell’alveo del fiume Cosa che coinvolga Alatri, Frosinone e Ceccano, per realizzare il parco. Con il Piano abbiamo previsto, inoltre, interventi a favore di soggetti fragili (famiglie in difficoltà, anziani non autosufficienti, bambini, disabili). Anche la nostra strategia digitale è stata già in parte finanziata grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e consta della digitalizzazione di attività e di servizi, oltre che degli archivi, per ottimizzare le procedure, ridurre i tempi di accesso agli atti, processando e ottenendo più velocemente le pratiche.

Quali potrebbero essere le capacità di Frosinone per fungere da traino anche per i comuni più piccoli?
Torno a parlare di area vasta o unione di comuni, un progetto che può rendere più forte e attrattivo non solo il capoluogo, ma tutta l’area con gli otto enti pubblici coinvolti.​ L’assise civica di Frosinone, già due anni fa, aveva deliberato di chiedere al Presidente della Giunta regionale del Lazio, on. Nicola Zingaretti, di assumere ogni iniziativa finalizzata alla realizzazione del comitato promotore per il progetto, con la firma di un vero e proprio atto costitutivo, che includesse, oltre alla Pisana, la Provincia di Frosinone, i comuni interessati, Unindustria, tra i partner più convinti della bontà del progetto, le associazioni datoriali, di categoria e sindacali, Università di Cassino e del Lazio meridionale ed eventuali istituti bancari. Lo studio sulla competitività dei sistemi territoriali ha confermato la rilevanza del progetto. Purtroppo, tale proposta ha incontrato le perplessità di altre realtà municipali, probabilmente per questioni campanilistiche, che ne hanno finora ritardato l’attuazione. Il comune di Frosinone ha sempre creduto in questo progetto e intende proseguire nel percorso intrapreso, portandolo a compimento. Va sottolineato, inoltre, come in questi ultimi dieci anni, il capoluogo abbia giocato un ruolo di primo piano, riappropriandosi della centralità su temi come i rifiuti, l’acqua e la sanità, diventando un punto di riferimento essenziale nel dibattito amministrativo dell’intera provincia. L’obiettivo è continuare su questa strada e consolidare il ruolo trainante di Frosinone anche per il prossimo futuro.

Gianluca Trento

Giornalista dei quotidiani online "LaProvinciaQuotidiano.it" e "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News". In passato è stato anche Direttore Editoriale de "La Provincia", Direttore Responsabile del quotidiano "Ciociaria Oggi", Condirettore de "Il quotidiano della Ciociaria", giornalista di "Paese Sera", del settimanale "L’Inchiesta" e del quotidiano online "Il Corriere della Provincia".

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