Rifiuti: la Saf riduce la tariffa per il 2022

Il nuovo anno porta buone notizie sul fronte dei rifiuti: la tariffa per il 2022 si riduce in maniera sensibile.  SAF è riuscita a ridurre i costi della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (i cd. “avanzi di cucina” tecnicamente chiamati F.O.R.S.U.) grazie ad una sana e efficiente gestione dei flussi conferiti dai Comuni  e ad un efficace confronto della governance aziendale con gli interlocutori degli impianti di destinazione dei materiali raccolti in provincia di Frosinone.

Nell’ultima seduta del 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la riduzione della tariffa del rifiuto organico da 140 €/t a 130 €/t. La nuova tariffa sarà in vigore nell’anno 2022.

Un taglio netto di 10 €/t per i Comuni conferitori. Un risultato possibile anche grazie alle nuove offerte che SAF è riuscita ad ottenere sulla base della razionalizzazione dei costi condotta per tutto il 2021 e soprattutto grazie all’efficace modo di effettuare la raccolta differenziata da parte dei cittadini della provincia di Frosinone.

Il taglio di 10,00 € a Tonnellata sarà operativo, già dai primi giorni del 2022, per i comuni conferitori della Saf cioè quelli che portano i materiali presso l’impianto di Colfelice. Per i Comuni che invece continueranno ad utilizzare l’impianto di Frosinone la tariffa non subirà aumenti e resterà invariata. Giova ricordare che per questi comuni c’è l’ulteriore costo della trasferenza. La tariffa dei rifiuti indifferenziati subirà invece un aumento di circa 3€/t per adeguamento ISTAT.

“Siamo riusciti a far scendere la tariffa grazie all’impegno della governance, dei comuni conferitori e, soprattutto, dei cittadini – spiega il presidente Lucio Migliorelli – che grazie ad una raccolta differenziata accorta e puntuale ci consentono di gestire al meglio la frazione organica. L’ottenimento delle autorizzazioni necessarie e la realizzazione del moderno impianto per la lavorazione del rifiuto organico previsto nel piano di sviluppo industriale ci consentirà di abbattere ulteriormente i costi evitando il trasferimento della FORSU fuori regione e trasformandola in concimi naturali e metano green con il quale affrontare l’attuale crisi energetica nazionale”.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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