Ceccano, Conti al vetriolo: servizi bibliotecari dimenticati

Da punto di riferimento per l’intero Sistema Bibliotecario della Valle del Sacco, per un eccellente patrimonio di volumi e documentale catalogato ed accessibile, a luogo chiuso e dimenticato.

Ad accendere i riflettori sulla biblioteca e la mediateca di Ceccano è il segretario cittadino del Partito Democratico, Giulio Conti, che imputa all’amministrazione Caligiore il demerito di non aver svolto, in primis “un bando di concorso per la sostituzione della dirigente che per lunghi anni, ne aveva curato la guida, prima del suo trasferimento”.

“La situazione, dunque, è decisamente sfuggita di mano e l’offerta bibliotecaria, così come gli investimenti ad essa riservati, hanno avuto un calo spaventoso, che di fatto si sta ripercuotendo a danno degli utenti, sempre più insoddisfatti, e dell’intera città. Già nel mese di novembre del 2018, allora in qualità di consigliere comunale e capogruppo del Partito Democratico, avevo presentato al Sindaco un’interrogazione urgente con risposta scritta, circa una serie di disservizi in quel periodo emersi, in modo particolare il blocco del servizio di prestito interbibliotecario, che costringeva gli utenti a cui magari necessitava un volume presente in un Biblioteca limitrofa aderente al Sistema, a non vederselo più recapitare gratuitamente, dopo qualche giorno, presso la nostra Biblioteca di Ceccano, costringendoli di fatto a doversi recare di persona sul posto. Da allora sono trascorsi ben tre anni e la situazione non è poi molto cambiata“.

Conti punta il dito, dunque, sul taglio dei servizi culturali da parte del governo Caligiore: “Basterebbe, infatti, analizzare gli investimenti di bilancio delle passate amministrazioni o il numero di beni acquistati ed inventariati dall’avvento dell’Amministrazione Caligiore – dice il segretario dem – per constatare come i numeri boccino pesantemente l’operato di questa maggioranza. Per lungo tempo, decine e decine di scatoloni contenenti libri, sono rimasti ammassati all’ingresso della biblioteca senza dare seguito ad un loro inventario e catalogazione, restando dunque non accessibili per gli utenti. Libri di recente pubblicazione, divenuti con il trascorrere di mesi ed anni, quasi non più appetibili o letti dagli utenti facendo ricorso al servizio di prestito delle biblioteche di altri comuni limitrofi”.

“Infine, stanno sopraggiungendo in questo ultimo periodo una serie di nuove problematiche che non riguardano solo gli utenti, ma anche il personale ad essa dislocato da questa amministrazione comunale, con una serie di spostamenti e sostituzioni con nuovo personale operante, nei confronti dei quali sarebbe addirittura venuta meno un’adeguata formazione. Una circostanza questa che proprio il Sindaco, in virtù della sua custodia della delega del personale, dovrebbe spiegare e motivare in modo approfondito. Come allo stesso modo dovrebbe spiegare il perché non sia più praticabile l’accesso libero alla stessa, visto il portone d’ingresso sempre chiuso. Pur osservando tutte le disposizioni previste dall’emergenza Covid, non è accettabile una cosa del genere”.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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