Luciano Renna, ricordo di un maestro del giornalismo

Ricordare Luciano Renna non è facile . Sono 16 anni che ci ha lasciato. In modo improvviso quanto silenzioso. Noi abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzarlo .

Tanti giovani colleghi, magari non sanno neppure chi fosse. Luciano Renna è stato “Il Giornalista”. Direttore de Il Messaggero di Frosinone prima, collaboratore de Il Tempo e di altre testate nazionali e locali in seguito. Tra i primi esempi di giornalista televisivo a Telefrosinone e poi anche a TVN. Con un telegiornale atteso in ogni casa e le trasmissioni di approfondimento su politica, sport, cultura ed arte. Un pioniere considerato che stiamo parlando di 40 anni fa. Luciano amava il proprio lavoro, amava la nostra professione.

Aveva una passione innata per tutto ciò. Prima di scrivere si documentava ,verificava e poi prendeva la propria “olivetti” e il tintinnio dei tasti diventava una musica. Ha lavorato dall’analagico al digitale passando dalla telescrivente al modem. Dalla dettature via telefono degli articoli all’email. Dai pullman che bloccava per mandare da Frosinone a Roma le “pagine”.

Dalla carta carbone al fotocopiatore. Sempre disponibile con i colleghi più giovani ma più in generale con il prossimo. Sempre attento ed asciutto nello stile così come nel modo di vivere. Esempio raro di educatore come professore di Educazione fisica al Liceo Classico di Frosinone per quasi 40 anni dopo una gavetta nei piccoli centri e nelle palestre più improbabili. Generazioni e generazioni lo ricordano.

Noi lo vediamo con i tre figli Piergiorgio, Alessandro ed Andrea tutti divenuti pubblicisti ma anche con i nipoti paziente ed attento. Per ricordarlo venne Giulio Andreotti a Frosinone, in un salone della Provincia, grazie ai figli che misero insieme Andreotti e Michele Santoro e con il supporto del Presidente della Provincia Francesco Scalia, fecero un concorso dedicato ai giornalisti ciociari con annessi premi affidati proprio a Santoro ed Andreotti. Che giornata, che emozioni. Un salone di rappresentanza di piazza Gramsci pieno, anzi, stracolmo come era stracolmo il sacco delle esperienze di Luciano .

Aveva coniato il termine Matusa al vecchio stadio. Aveva sempre seguito le sorti del Frosinone calcio che poi non ha potuto vedere in serie A così come non ha potuto vedere il nuovo stadio . Noi però vediamo il suo stile che manca vediamo la sua assenza ovunque vengano convocati incontri con i mass media. Mai banale, non amava copiare le veline che arrivavano e arrivano in redazione. Andava oltre. Approfondiva per verificare.

Si metteva al telefono, incrociava numeri ed esperienze per poi cucire un pezzo che era meglio di un abito firmato e che non passava mai di moda. Questo era Luciano. Raccontava, perché partecipava, agli eventi fossero consigli provinciali o comunali o altre riunioni per lui era la stessa cosa. Oggi che sono passati 16 anni per noi resta un compito : ricordarlo a noi stessi, ai lettori ma anche e soprattutto ai più giovani . Amava proprio i giovani. Ha rappresentato uno sprono per tanti di noi. Le origini della città di Frosinone così come quelli della Ciociaria rappresentavano per Luciano un vero e proprio sentiero che ha voluto purtroppo lasciare e che noi cerchiamo di non far riempire di spine e rovi ma di tenere aperto come il ricordo di un Uomo, un Giornalista ,

Un Professore di quelli che non passano senza lasciare traccia di quelli che come Lui hanno lasciato un segno indelebile proprio come il Suo ricordo.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

Seguici anche su Telegram: CLICCA QUI

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it ha 4812 articoli e più. Guarda tutti gli articoli di REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it