Magliocchetti a Leodori: destinare fondi Pnrr per interventi su ospedale di Frosinone

Una lettera al vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori. È quella che ha inviato il consigliere comunale di Frosinone e delegato al Consiglio nazionale Anci, Danilo Magliocchetti, dopo l’illustrazione del piano da 750 miliardi di euro stanziati dall’Unione europea per fronteggiare la crisi pandemica.

Il piano italiano prevede investimenti per 235,12 miliardi di euro, e ha come principali beneficiari le donne, i giovani e il Mezzogiorno, ed è finalizzato a ridurre i divari territoriali, favorire l’inclusione sociale e ad avviare le riforme. In particolare, la Regione Lazio ha approvato l’atto di indirizzo ‘Next Generation Lazio’ con le priorità progettuali del Lazio quale contributo alla definizione del PNRR.

Il contenuto della lettera

“Dopo aver letto tutti i documenti, – sottolinea Magliocchetti – pur apprezzando alcuni interventi previsti per la provincia di Frosinone, come ad esempio, quanto riportato nella scheda nr. 5, inerente la realizzazione della nuova stazione di Ferentino, oppure gli interventi previsti nella scheda nr 7, afferente la realizzazione della trasversale Lazio Sud Tirreno-Adriatico, tuttavia non ho avuto modo di rilevare interventi specifici per la Città di Frosinone. Uno dei 5 Capoluoghi del Lazio, vale la pena ricordarlo, visto che nel NGL sono invece previsti progetti per Roma-Viterbo-Rieti”.  

“A tal fine, per restituire la giusta e corretta centralità anche a Frosinone, l’occasione è offerta dal progetto:  ‘Interventi per il rafforzamento della medicina di territorio’ previsti nella scheda nr. 39, laddove, con un investimento finanziario di 500 milioni di euro, da sviluppare fino al 2025, si prevede di intervenire sul fonte sanitario ‘per il potenziamento delle strutture territoriali per la programmazione e l’erogazione delle prestazioni sanitarie necessarie alle persone con patologie croniche, fragili, non autosufficienti, con disabilità, con disturbi mentali’ e ancora si prevede che “Al fine di promuovere un percorso verso il consolidamento strutturale dei cambiamenti organizzativi avviati, valorizzando il modello pilota di risposta territoriale all’emergenza COVID-19, è inoltre necessario che siano accompagnati da un adeguamento della dotazione tecnologica sia di tipo sanitario che di ambito ICT”.

ospedale frosinone il corriere della provincia
L’ospedale ‘Fabrizio Spaziani’ di Frosinone

“In queste previsioni di efficientamento delle prestazioni sanitarie sul territorio – dice ancora Magliocchetti – può essere inserito, a pieno titolo, anche il potenziamento dell’Ospedale Spaziani di Frosinone, con la realizzazione di un nuovo Padiglione, così come richiesto lo scorso anno all’unanimità dal Consiglio Comunale con un ordine del giorno. È un fatto notorio, infatti, che pur in presenza di eccellenze specialistiche e di grandi professionalità sanitarie, l’ospedale del capoluogo, in caso di perdurante emergenza pandemica, o di eventuali altre pandemie sempre possibili, rischia, nel lungo periodo, di non poter più assicurare una adeguata, completa e tempestiva assistenza sanitaria per i cittadini di Frosinone ed in generale per quelli dell’area nord della provincia, per i quali lo Spaziani è da anni punto di riferimento insostituibile. Il riconoscimento di hub Covid per Frosinone, se da un lato ha consentito una importante gestione delle patologie connesse,  dall’altro ha prodotto però un evidente rallentamento – se non, addirittura, la cancellazione, di fatto – della cura e dell’assistenza per tante altre patologie, soprattutto quelle per le quali sono necessari percorsi diagnostici e terapeutici di una certa durata e complessità”.

“Si tratta, dunque, di un’occasione straordinaria, e forse irripetibile, per realizzare presso l’ospedale di Frosinone un nuovo padiglione, anche ai fini di un tanto auspicato, ma mai realizzato, riconoscimento del DEA di II livello, che il presidio del Capoluogo certamente merita. Previsione di DEA superiore per Frosinone, peraltro prevista, proprio in questi giorni, da specifici atti di programmazione sanitaria, della Regione Lazio.  Con la creazione, quindi, di un grande presidio multidisciplinare nel Capoluogo, che garantisca cure di particolare livello, con padiglioni dedicati, da realizzare negli spazi esterni attualmente disponibili”.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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