Covid, Magliocchetti: la Regione si mobiliti per realizzare un centro ricerche e un polo farmaceutico del basso Lazio

“L’incontro con i vertici di Farmaindustria e AIFA, per verificare la concreta possibilità di produrre, a breve, il vaccino anti Covid in Italia, voluto dal Ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il quale si sta dimostrando, fin dai primi giorni del suo mandato, dotato di grande lucidità e spiccata capacità di programmazione, ha rilevato alcune importanti opportunità per il comparto chimico farmaceutico della provincia di Frosinone. Così Danilo Magliocchetti, capogruppo della Lega al Comune di Frosinone, delegato al consiglio nazionale Anci.

L’intervento

“Da tempo, infatti, sostengo, ma il dato è oggettivo, che nel triangolo territoriale delle province di Roma-Frosinone e Latina, segnatamente nell’area di Pomezia, Anagni/Ferentino e Latina/Sermoneta, esistono multinazionali del farmaco di assoluto pregio che, se messe in rete, potrebbero costituire un polo chimico farmaceutico di eccellenza del basso Lazio, sicuramente il più grande del centro Italia e di rilevanza internazionale. Ora, il dramma sanitario e socio economico determinato dal Covid, potrebbe costituire una ulteriore opportunità per questi territori e per le multinazionali presenti, nella produzione diretta del vaccino, non solo nelle procedure di infialamento, come accade oggi. Ciò con evidenti e facilmente immaginabili vantaggi per tutti gli attori interessati, sia in termini di sviluppo, che occupazionali”.

L’invito

“Ma vi è di più. L’incontro al MI.SE. con Farmaindustria a AIFA, ha evidenziato anche la necessità, non strettamente legata alla pandemia in atto, di realizzare in Italia, un polo per la ricerca di farmaci e vaccini con investimenti pubblici e privati. Ebbene, il centro per la ricerca, potrebbe essere realizzato proprio nel polo chimico farmaceutico del basso Lazio, sia per la presenza delle anzidette importanti e strategiche multinazionali, sia per la presenza di fondamentali vie di collegamento, come l’aeroporto della Capitale, l’autostrada e la fermata TAV di Frosinone.  Un simile centro di riferimento per la ricerca deve essere, ovviamente, dotato di infrastrutture adeguate, vista l’attrattività internazionale, ed in questa parte di territorio sono presenti tutte. Chiaramente per un progetto assolutamente sostenibile e competitivo con eventuali altri, si conferma, ancora di più, la necessità di realizzare subito anche la superstrada Frosinone-Latina, per la quale l’UPI Lazio, rappresentato dai Presidenti delle Province di Frosinone e Latina, ha già dato l’assenso”.

Credo quindi, senza la presunzione di voler insegnare niente a nessuno, che la Regione Lazio possa e debba mettere in cantiere, subito senza alcuna esitazione, tutti gli strumenti, di natura finanziaria come, ad esempio l’asse 1 dei Fondi POR FESR, ancorchè normativa, penso ad ulteriore esempio, ad una fiscalità di vantaggio per nuovi insediamenti produttivi o ampliamenti degli esistenti, per far si, che il polo chimico farmaceutico ed il relativo centro di ricerca, si possa realizzare nel basso Lazio, con il coinvolgimento dei territori delle province di Roma-Frosinone e Latina e quindi presentare, nei tavoli che contano, la candidatura del Lazio per ospitare questo strategico centro di riferimento per l’economia e lo sviluppo della intera Regione.

Redazione

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