La bomba di De Donatis che ‘spoglia’ Massimiliano Bruni
Quella lanciata da Roberto De Donatis non è un petardo, né una granata. Ma una vera e propria bomba. Con un destinatario ben preciso: Massimiliano Bruni. Anzi no: quello che, neanche troppo tra le righe, definisce un perverso tentativo di tessere strategie politiche in un momento in cui l’intero Paese deve ripartire dopo un’emergenza prima sanitaria e subito dopo socio-economica.
Un lungo, lunghissimo ‘sfogo’ in cui il sindaco della città volsca parla di una fiducia che viene meno che, tiene a precisare, “non è figlia di un rapporto deteriorato con il partito di provenienza – con il quale non ho mai avuto elementi di scontro – ma deriva da comportamenti riferibili ad aspetti di gestione personale delle dinamiche in corso, non più compatibili con l’azione amministrativa da me promossa sin dall’inizio della consiliatura, in quanto un siffatto comportamento autoreferenziale è al di fuori del gioco di squadra, del rispetto dei ruoli, delle competenze e degli sforzi compiuti”.
Le motivazioni
Spiega De Donatis che “è questo il motivo per cui tra gli incarichi affidati ai consiglieri, di fatto scaduti e da me non ancora riaffidati, sicuramente quello alle opere pubbliche in capo al consigliere Bruni torna nelle competenze esclusive del Sindaco”.

Il riferimento è alle recenti affermazioni del consigliere che il sindaco definisce “in continua trattativa strategica per le elezioni del 2021, con dichiarazioni virgolettate su potenziali scelte da fare in ogni campo non solo politico, ma anche amministrativo, come se ogni equilibrio dipendesse dal suo ruolo”.
Le critiche
“Che l’impegno amministrativo della squadra di governo stia facendo a meno dell’apporto di chi è in tutte altre faccende affaccendato ne siamo tutti consapevoli in maggioranza. Che le grandi opere che portiamo avanti sono il frutto di un impegno profuso in primis dal sottoscritto, che mai ha affidato la “Delega sulle Grandi Opere”, tra le quali la scuola di Renzo Piano e la riqualificazione dell’area dell’ex Tomassi è ugualmente solare. Che alcune opere sono ferme al palo e hanno bisogno di poderose accelerazioni è altrettanto chiaro”.
Un fiume in piena, il sindaco di Sora, che parla di “una parte di maggioranza che con me vive la realtà amministrativa nell’azione quotidiana finalizzata a dare ristoro ai cittadini, mai in attesa, come in questo momento di crisi generale dovuta alla pandemia, di risposte operative sulla modifica del volto della città per renderla più bella ed attrattiva, di risposte nell’aiuto forte a chi oggi è in estrema difficoltà, ai cittadini, alle piccole e medie imprese, agli esercenti delle attività commerciali, ai ristoratori, ai bar e a tutti coloro rispetto ai quali le decisioni da prendere in tempo “di guerra” confluiranno nel prossimo Bilancio di Previsione, con una politica di defiscalizzazione e di tante altre iniziative allo studio a sostegno di cittadini ed attività economiche che saranno il preludio alla riaccensione del motore economico della città. Dall’altra parte c’è chi si perde nelle beghe di discorsi anacronistici di strategie politiche per il 2021 sterili, inutili e rispetto alle quali tempus reagit actum”.
“La politica è quella basata sui fatti e non sui nomi da bruciare”
“Oggi è il tempo dell’azione della responsabilità – continua De Donatis – rispetto alla quale siamo chiamati dallo scandire inesorabile di una decisiva pagina della nostra storia, rispetto alla quale tutti abbiamo il dovere di agire in modo coeso e solidale. Verrà poi il tempo della programmazione e della politica, ma quella fatta di idee e di progetti non di nomi da bruciare e di assetti litigiosi ancor prima di cominciare.Queste beghe di piccolo cabotaggio sono a distanze siderali dal mio modo di intendere la politica”.
Ora, dunque, se ne occuperà lui direttamente. Non solo delle Grandi Opere ma ancor di più di tutte le altre, “che uguale importanza hanno nella consapevolezza di voler arrivare all’avvicendamento del 2021, scadenza amministrativa di questo mandato con la coscienza di aver fatto tutto il possibile per spingere l’asticella oltre”. E, adesso, oltre ha spinto anche una frattura che era nell’aria da tempo e che, certamente, non mancherà di suscitare reazioni.


