Italia Viva: fermata Tav, occasione giusta per ripensare lo sviluppo economico del territorio
“Non ci sono dubbi che la parte della nostra provincia adagiata lungo l’asse autostradale e quella volta verso la piana pontina ed il mare ne trarranno un sicuro ulteriore beneficio in termini di localizzazioni industriali, di servizi e residenziali”. Lo evidenziano gli esponenti di Italia Viva della provincia di Frosinone in relazione alla fermata Tav.
L’intervento
“La parte a ridosso delle montagne, quella per intenderci che si raggiunge con la Statale per Fiuggi, la Ferentino – Sora e la Sora – Cassino va ripensata e anch’essa deve sfruttare l’opportunità che una fermata dell’alta velocità può portare. Come? Attraverso la natura, l’ambiente, l’area salubre che sono e sempre di più saranno dei beni economici, sociali e motivazionali di grandissimo pregio. Dobbiamo evidenziarli e mostrarli. Nell’epoca mediatica in cui viviamo c’è bisogno allora di una idea forza che li renda conoscibili”.
“L’idea di dar vita ad una grande Riserva Naturale può essere quella più logica e più attrattiva. Lo mostra un’ampia letteratura economica. Ovunque i parchi attraggono turismo, rivalutando i beni immobiliari e creando una ricca economia di servizi, come b&b, ristoranti, punti vendita di prodotti locali. Potrebbe valorizzare funzioni nobili quali stazioni termali, sciistiche, siti culturali religiosi e storici”.
L’invito
“La nostra provincia ha questa possibilità perché ha un esteso paesaggio di montagne, ricco di boschi abitati da animali che tutti amano poter vedere. Avendo chiaro l’obiettivo e l’interesse economico e sociale superiore, anche i timori di vincoli o la paura dei cacciatori dei comuni residenti possono essere analizzati e risolti come è stato fatto ovunque. È un’opportunità che il territorio non può farsi sfuggire. Siamo fra due gigantesche città, Napoli e Roma, con oltre 4 milioni di abitanti, siamo e saremo ancora di più facilmente raggiungibili. L’Abruzzo che oggi è la calamita per gli amanti della natura è immensamente più lontano e meno servito. Il dopo pandemia sarà tutto diverso, tutto è destinato a cambiare. Questo virus ha fatto riscoprire il respiro della natura, la bellezza dei cieli azzurri, l’importanza della salubrità dell’aria che respiriamo: che i piccoli borghi, purché ben collegati e con le opportune infrastrutture, sono più sicuri e più belli da vivere. I paesi a ridosso delle nostre montagne permettono tutto questo, da Filettino a Viticuso abbiamo un patrimonio enorme”.