Fermata Tav a Frosinone, Ottaviani: tutto è iniziato il 28 giugno 2019
Entro l’estate i primi treni superveloci partiranno direttamente dalla stazione di Frosinone, che sarà collegata, in tal modo, con la capitale, in appena 39 minuti di percorrenza.
L’intervento
“In realtà, la fermata della Tav – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – è partita già il 28 giugno 2019, almeno per il nostro capoluogo, dando la possibilità al territorio di agganciare le grandi direttrici dello sviluppo economico del Paese. Del resto, già 8 anni fa, l’Alta Velocità era anche stata inserita come tappa finale del nostro programma amministrativo, nella parte relativa alle infrastrutture e alle innovazioni nel collegamento con Roma”.
Lo scorso 28 giugno 2019, alla Villa comunale, è stato firmato il protocollo d’intesa alla presenza del sindaco, Nicola Ottaviani, dell’amministratore di Ferrovie, Gianfranco Battisti, e del Direttore Stazioni di RFI, Sara Venturoni, inerente all’iniziativa di riqualificazione dell’intero ambito urbano in cui la stazione si inserisce, attraverso l’impiego di 15 milioni di euro da parte delle Ferrovie dello Stato ed ulteriori 10 milioni di euro da parte del Comune di Frosinone. Ed è proprio partendo da quell’investimento complessivo di 25 milioni di euro per il nuovo assetto della stazione e del quartiere, che il Presidente delle Fs, Gianfranco Battisti, ha accolto la richiesta del sindaco, Nicola Ottaviani, di utilizzare la nuova rivisitazione urbanistica, per far fermare i treni superveloci in un altro capoluogo italiano, sulla scorta di quanto già avvenuto con il riassetto delle stazioni di Padova, Modena e Reggio Emilia.
Gli obiettivi programmatici dell’intervento sono stati stabiliti nel potenziamento della connessione della stazione con il sistema della mobilità urbana per una nuova offerta intermodale, nel riassetto delle aree esterne per una nuova qualità e vivibilità dello spazio pubblico, nella completa riqualificazione estetico-funzionale della stazione ferroviaria con nuovi spazi per servizi destinati alle persone che viaggiano e ai cittadini. In particolare, la trasformazione del fronte Sud della stazione, grazie a una nuova zona di accesso e scambio intermodale, ed al ponte pedonale di collegamento e distribuzione dei servizi ai diversi livelli del fabbricato di stazione riqualificato, stabiliranno una nuova relazione tra due parti della città oggi separate dal fascio binari, determinando il presupposto per la riqualificazione di due quartieri.