“Sono positivo al Covid-19. Il virus può aggredire tutti”. La lezione di un diciottenne su Facebook
Senza troppi giri di parole. Un messaggio, piuttosto dettagliato. Di come, un giorno, si sia svegliato con febbre alta e mal di testa. Poi la chiamata agli organi preposti per il controllo. Quindi la ferale notizia: positivo al tampone che rileva il Covid-19. E ora, un diciottenne del sud della provincia di Frosinone, è ricoverato in ospedale.
Nulla da nascondere. Anzi, dice lui: “inutile fare la caccia all’uomo o puntare il dito, per cosa?”. Rende pubbliche le sue condizioni di salute, fa sapere – a chi lo chiede perché è preoccupato ma anche a “quelle persone che non hanno perso l’occasione per farsi un po’ dei fatti miei ponendo pettegolezzi e malizia in ogni dove, anche in questa situazione delicata”.
Poi il suo appello
“Grazie a Dio adesso sto bene, meglio fisicamente e mentalmente. Cerchiamo di evitare pettegolezzi inutili e restiamo a casa! Ho 18 anni, non ho nessuna patologia fortunatamente e pratico sport da quando sono piccolo”. Il messaggio che vuole trasmettere lo scrive a lettere maiuscole: “NON PENSATE DI ESSERE IMMORTALI, IL VIRUS PUO’ AGGREDIRE TUTTI. RIPETO RESTATE A CASA VERAMENTE!”.


