Cara quarantena… L’inno all’abbraccio (e alla vita) nella canzone di Chiara

Testo e musica sono suoi. Lo è una voce armoniosa con cui racconta che questo nuovo nemico invisibile ci fa somigliare tutti. Ha fermato il mondo, i suoi e i nostri ritmi, il desiderio a tratti affannoso di cercare fuori un motivo per non restare dentro. Oggi, quel motivo, ci è stato imposto al contrario perché fuori ci sono il pericolo, la malattia e, purtroppo, in molti casi la morte. La salvezza e la speranza, invece, sono dentro di noi. Nelle nostre case, negli affetti che resistono, in quegli abbracci che torneranno. Prima o poi. È così che Chiara Lisi, 31 anni di Boville Ernica, immagina la rinascita.

Il profilo di Chiara

Ha studiato al conservatorio ‘Licinio Refice’ di Frosinone, dove si è diplomata in Canto pop e discipline musicali e ora si sta specializzando in Canto nella musica da camera.

Insegna canto pop nella Scuola di Musica di Ferentino e, dopo una bellissima esperienza in Svizzera e Romania, è entrata nell’Opera Musical Actor Dei, ispirata alla vita di Padre Pio, con Attilio Fontana e altri colleghi. Le emozioni che stanno scandendo anche le sue giornate le ha tradotte in musica, nella sua musica. Quella che da 15 anni è per lei una fedele guida e al tempo stesso compagna.

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Chiara Lisi

Così, nel brano ‘A troppi metri da me’ racconta paure e sogni, speranza e realtà, istanti di una vita che ci è stata cambiata e per la quale, ora, abbiamo tutti lo stesso libretto d’istruzioni. Lo ha registrato, nella sua camera, e pubblicato su Youtube, regalando a tutte le anime in attesa, un inno all’abbraccio.

L’intervista

Chiara, cosa ha ispirato di più il tuo testo: l’esperienza personale in questo momento o quello che quotidianamente ti accade intorno, nel tuo paese, in Italia e nel mondo?

La condizione di improvviso cambiamento in cui ci siamo trovati tutti. Da un giorno all’altro ti rendi conto che le continue corse, a cui eri abituato, non sono inarrestabili come pensavi e allora ti trovi costretto a riprogrammare le giornate, e in alcuni casi una vita intera, come mai avevi fatto prima d’ora. Metti da parte cose che ti apparivano irrinunciabili ma resti aggrappato ad altre che, per quanto piccole potessero sembrare in una condizione di normalità, oggi ti danno la forza di resistere e sperare che tutto finisca presto.

Nel brano dici a un certo punto ‘Mentre il mondo fuori cambia e vorresti addosso quel che manca’: a te, ora, cosa manca di più?

Quello che mi manca di più oggi è, in generale, la libertà di muovermi, di agire e interagire con gli altri, componente fondamentale soprattutto nella musica. Sembra di vivere dietro un vetro e, come dico nel testo, ‘in catene’. È in questa reclusione forzata che entrano in gioco tutte le piccole cose di cui siamo stati privati e a cui non davamo importanza, ma che oggi assumono un valore vitale come i semplici scambi di sguardi, una stretta di mano, un bacio, il profumo di un abbraccio e le risate rumorose tra amici. Sono fiduciosa che ‘torneremo a respirare’ e seppur ‘stropicciati’ riempiremo nuovamente i vuoti che questa condizione ha creato.

Aprire la finestra di casa: mai, come in questo momento, i piccoli gesti possono racchiudere un enorme significato e non solo simbolico. Cosa vedi dalla tua?

Avendo la fortuna di vivere in una casa grande in campagna, con i miei genitori e le mie due sorelle, posso godere di bellissimi paesaggi che mi circondano, uscire in giardino. E mi ritengo molto fortunata. In questo periodo tengo lezioni di canto online con i miei allievi ma mi piace anche dipingere, scrivere testi e realizzare oggetti in tessuto cuciti a mano.

Il desiderio più grande che vorresti diventasse realtà alla fine di questa emergenza?

Per ora voglio solo sperare che l’emergenza finisca presto e che si possa tornare a guardarsi negli occhi e ad abbracciarsi senza più paure.

Giulia Abbruzzese

Giornalista dei quotidiani online "Il Corriere della Provincia" e "TuNews24.it" e del settimanale "Tu News", ha collaborato anche con il mensile "Qui Magazine" oltre che con il settimanale "Qui Sette"; è stata inoltre Caposervizio del quotidiano "‘Ciociaria Oggi" e Caporedattore de "Il quotidiano della Ciociaria". Collabora con la rivista "Chic Style".

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