Mascherine insufficienti e inadeguate: il sindacato dei medici si appella al Prefetto
Un numero inconsistente per le necessità oggettive e, oltretutto, una qualità inadeguata. È quanto lamenta il Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani (Snami) – Federazione provinciale di Frosinone, in seguito alla notizia della fornitura dei dispositivi, arrivata ieri al distretto sanitario di Anagni.
In una lettera inviata al prefetto Portelli e per conoscenza anche a Regione Lazio, Asl e presidente dell’Ordine provinciale dei medici, il presidente del sindacato, Giovanni Magnante, si appella al dottor Portelli, illustrando “la grave situazione che i medici di Medicina Generale soffrono in questa provincia a causa della mancata fornitura degli occorrenti dispositivi di protezione individuale”.
Il contenuto della lettera
“I Dpi – si legge nella missiva – consistono in due (dicasi due) mascherine a medico, senza approvvigionamento di camici, occhiali e guanti. La mascherina consiste in un oggetto di infima fattura, assolutamente inadeguata a garantire le dovute protezioni al lavoratore”.
Quindi l’appello: “Voglia Sua Eccellenza intervenire quale Autorità preposta – conclude Magnante – al fine di scongiurare i rischi da contagio che corrono i medici nell’esercizio della loro attività lavorativa in regime di servizio sanitario nazionale, considerati anche i decessi di tanti medici già avvenuti a causa del Coronavirus in molte parti d’Italia”.