Due persone morte per il cedimento di un albero. In 6 nei guai per omicidio colposo

I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e  Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone, hanno notificato gli avvisi di  conclusione indagini, emessi dal PM della Procura della Repubblica di Cassino, dottor Emanuele De Franco, nei confronti di sei persone, ai quali viene contestato il reato di omicidio colposo per non  aver impedito il verificarsi della morte di Rudy Colantonio e Antonio Russo. 

La riscostruzione

I due, il 29 ottobre del 2018, mentre si trovavano a bordo di una Smart, al Km 124 della SR 6  Casilina, nel territorio del Comune di Castrocielo persero la vita a causa del cedimento di un albero che si schiantò sulla loro autovettura.  Le complesse indagini, affidate al N.I.P.A.A.F. di Frosinone, hanno accertato che l’albero (un  Pinus pinea, cd. Pino domestico) era effetto da gravi ed evidenti difetti morfostrutturali, consistenti in  radici strozzanti sull’intera circonferenza del fusto e dal deterioramento del legno sul 34% della sezione  trasversale dello stesso.

Per tali motivi, l’albero avrebbe dovuto essere abbattuto con urgenza.  Di fatto però, pur conoscendo il cattivo stato in cui versava l’albero, sia i responsabili dell’ente  comunale, sia i rappresentanti della società che aveva in gestione le strade regionali, nonché della  società alla quale era stato appaltato il servizio di vigilanza e pronto intervento sulla rete viaria non si  sono mai adoperati per evitare il pericolo per l’incolumità pubblica derivante da un suo eventuale  cedimento. 

L’indagine

“In particolare i militari hanno verificato, dall’analisi della documentazione acquisita e dalle  testimoniante di persone informate sui fatti, che i rappresentati comunali, conoscendo lo stato di pericolo  non solo dell’albero caduto, ma anche di altri presenti sul tratto viario, lo segnalavano alla società, senza  mai risolvere direttamente il problema, pur essendo obbligati a farlo. Dal canto suo la società di gestione  della rete, alla quale il pericolo era stato segnalato, non interveniva sulla pianta per eliminare tale  pericolo.

Dalla documentazione, inoltre, non sono emersi interventi puntuali da parte della società deputata al servizio di sorveglianza e di pronto intervento stradale.  Tali omissioni non hanno consentito di evitare che il cedimento dell’albero sull’autovettura che  trasportava Rudy Colantonio e Antonio Russo ne provocasse la morte.

Redazione

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