Appalti, droga e giochi: nel rapporto della Dia i tentacoli dei Clan nel Frusinate

Trasmessa alla Camera dei deputati la Relazione sull’attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa antimafia, relativamente al primo semestre 2019. Non potevano mancare casi di infiltrazioni delle organizzazioni criminali in Ciociaria e nel Pontino.

Gli interessi

“Le aree più interessate da infiltrazioni dei clan nel Lazio (oltre la capitale) – viene evidenziato – sono le provincie di Latina e Frosinone, territori in cui la criminalità campana ha impiegato i proventi illeciti nelle più diversificate attività economiche”. Nel dettaglio la relazione sottolinea come, oltre al traffico di stupefacenti, che resta sempre il core business, i gruppi campani abbiano investito in negozi, sale giochi, gare d’appalti pubbliche, attività di smaltimento rifiuti, edilizia e gestione di cave.

Il focus

La provincia di Frosinone – si legge nel rapporto –  è interessata dalla presenza di alcune significative espressioni della criminalità mafiosa, soprattutto di clan camorristici di origine casertana, attivi nel traffico e nello spaccio di stupefacenti. Riscontri investigativi hanno, nel tempo, evidenziato gli interessi dei Casalesi, dei Misso e dei Mazzarella anche nel  gioco, utilizzato per il riciclaggio di denaro in settori quali il bingo, la raccolta delle scommesse sportive ed ippiche, i videopoker e le  new slot machine.

Il settore del game

Ricordata, a tal proposito, la vasta operazione interforze “Normandia-Rischiatutto,  condotta dalla Polizia, dall’Arma dei carabinieri e dalla Guardia di finanza, le cui indagini avevano preso avvio dopo alcuni atti violenti e una serie di vicende societarie che avevano coinvolto una sala Bingo della Ciociaria. Nell’occasione fu emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 57 persone, molte dei quali esponenti di vertice del clan dei Casalesi.

Sempre con riferimento al settore del gaming, nella relazione della Dia viene evidenziato anche il sequestro preventivo delle apparecchiature elettroniche installate anche in cinque esercizi pubblici situati in provincia di Frosinone. Le stesse erano  state collocate da società riconducibili a soggetti indagati dell’indagine ‘‘Ndrangames’, colpendo l’operatività del clan potentino Martorano-Stefanutti. Gli indagati, a vario titolo ed avvalendosi del metodo mafioso, avevano agevolato le consorterie nell’illecita raccolta delle scommesse on line mediante apparecchiature elettroniche collegate in rete a siti esteri, oltre che attraverso videogiochi e apparati elettronici del tipo new slot e totem sprovvisti delle necessarie concessioni.

L’ambiente

I crimini nel settore stanno aumentando. “Dall’analisi delle indagini svolte negli ultimi anni, emerge il tentativo della criminalità organizzata di acquisire gli appalti per il servizio di raccolta dei rifiuti, nonché di acquisire le attività di bonifica dei siti”, evidenzia la Dia. “Particolarmente aggressivi si sono rivelati i tentativi di condizionamento delle procedure di appalto attraverso le intimidazioni in danno di imprese concorrenti  ma anche attraverso accordi e relazioni con esponenti delle istituzioni locali e del mondo imprenditoriale”.

L’allarme

Roma e il Lazio sono diventati invece una sorta di ‘laboratorio criminale’ dove le mafie tradizionali interagiscono, in equilibrio e secondo una logica di spartizione degli interessi, con le associazioni criminali autoctone.  “I professionisti e gli imprenditori collusi”, che costituiscono la cosiddetta area grigia dell’economia criminale, consentono alle cosche di entrare in contatto con un’altra ‘area grigia’, altrettanto pericolosa, in cui operano gli apparati infedeli della pubblica amministrazione” si legge nella relazione della Dia. La corruzione è l’anello di congiunzione tra queste due aree. Lo strumento attraverso il quale le cosche, mediate dall’imprenditoria collusa, diventano, di fatto, un vero e proprio contraente della pubblica amministrazione, con ciò rafforzando e consolidando la propria posizione”.

 

 

Redazione

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