Unindustria, Turriziani esprime preoccupazione per il Sin: “Misure straordinarie non più rinviabili”
Misure di intervento straordinarie per l’area del Sin, istituzione di una cabina di regia, ridurre le attuali tempistiche per l’esecuzione delle controanalisi ed il rilascio di pareri da parte delle pubbliche amministrazioni. Infine snellire l’iter procedurale di caratterizzazione e bonifica. Sono alcune delle richieste avanzate da Unindustria al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Lazio ed al Mise, in merito alle problematiche relative alla Valle del Sacco
L’invito
L’Associazione degli imprenditori, infatti, si è rivolta nuovamente agli Enti in questione in quanto fortemente preoccupata per lo scenario che si sta delineando a seguito dei primi risultati analitici relativi alle indagini preliminari su terreni ed acque sotterranee condotte da diverse imprese all’interno del SIN “Bacino del Fiume Sacco”. Ciò che sta emergendo, infatti, è che, spesso si riscontrano superamenti dei valori delle CSC (Concentrazione soglia di contaminazione) che non interessano i terreni ma sono limitati solo alle acque di falda.
Alla luce di ciò, Unindustria ha messo in evidenza come i contaminanti ritrovati nelle falde non sempre sono ascrivibili ai cicli produttivi delle aziende che operano nei siti oggetto d’indagine, essendo spesso il risultato di eventi storici di contaminazione ed essendo il soggetto che gestisce il sito non sempre responsabile dell’inquinamento.
L’intervento
“E’ chiaro a tutti che – sottolinea il Presidente di Unindustria Frosinone Giovanni Turriziani – molte delle aree del SIN siano state riconosciute aree di crisi industriale complessa, il cui recupero viene considerato prioritario per lo sviluppo del Paese. Per evitare dunque che l’emergenza ambientale aggravi l’emergenza economica ed occupazionale, è necessario attuare le misure d’intervento straordinarie previste e che allo stato attuale non risultano più rinviabili”.
Le proposte
Nel documento trasmesso, Unindustria ha avanzato diverse proposte di natura tecnica, finalizzate a consentire la possibilità di realizzare interventi edilizi, ridurre le attuali tempistiche per l’esecuzione delle controanalisi ed il rilascio di pareri da parte delle pubbliche amministrazioni; snellire l’iter procedurale di caratterizzazione e bonifica e prevedere misure straordinarie per la gestione della contaminazione delle acque.
Infine, è stata reiterata la richiesta di istituire la Cabina di Regia SIN Valle del Sacco prevista dal Protocollo d’intesa sottoscritto a marzo 2018 da MATTM, MISE, Invitalia e Regione Lazio.