Sora, l’omelia di don Donato sui migranti fa discutere. E diventa virale

Sicuramente non poteva immaginare – o forse sì visti i tempi politici e i temi che fanno infiammare da mesi non soltanto la cronaca italiana ma gli equilibri europei – che la sua omelia da piazza San Rocco avrebbe fatto in brevissimo tempo il giro del mondo via social.

Perché è questo l’effetto che hanno avuto le parole, pronunciate ieri durante i festeggiamenti in onore di San Rocco a Sora, dal parroco don Donato Piacentini che, davanti a una folla festante, ha voluto difendere – e lo ha fatto consapevolmente, pronunciando la frase “voglio essere polemico” – le fasce deboli, i poveri e gli emarginati che vivono accanto a noi e dei quali non ci si prende carico.

La sferzata di don Donato

Il momento ‘clou’ dell’omelia inizia quando il sacerdote punta il dito contro coloro che “vanno a soccorrere persone sulle barche, che hanno telefonini o catenine al collo e che dicono di venire dalle persecuzioni. Ma quali persecuzioni? Guardiamoci intorno – dice don Donato, mentre tra i presenti c’è chi applaude e chi lo contesta, lasciando la piazza – guardiamo la nostra città, la nostra patria. Guardiamo le persone che ci sono accanto, che hanno bisogno. Quante ne conosco io, sono tantissime… una marea che si vergognano del loto stato di vita”.

Dal pulpito alla… politica

Fin troppo facile immaginare che le parole di don Donato siano state, in breve tempo, pane per i denti affilati di una polemica che da mesi – ma specialmente nelle ultime settimane – è al centro dello scontro politico nazionale e che divide l’Italia sul delicato tema dei migranti e della loro accoglienza.

Ma il video, diventato virale, ha fatto il giro del web e il caso è balzato immediatamente agli onori della cronaca e il discorso del parroco è stato ripreso dai principali media italiani, da Libero a Repubblica.

I molti pro…

Numerosi i messaggi e i post che hanno condiviso le parole di don Donato Piacentini, a cominciare dal senatore di Fratelli d’Italia, Massimo Ruspandini, che ha scritto: “E poi ti ritrovi a Sora la Chiesa che ci piace, quella dei parroci che non hanno spazio nelle scuole e nei comizi in tv o sui giornaloni.. La Chiesa popolare a cui eravamo abituati a rivolgerci… tanto lontana da certi vescovi di oggi che non perdono occasione di predicare con astio e rancore verso chi non la pensa come loro… “.

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Il senatore di Fratelli d’Italia, Massimo Ruspandini

 

Ma anche cittadini comuni, sorani e non, hanno ringraziato don Donato per aver “messo prima gli italiani” nella sua omelia. Numerosi i post con l’hastag #iostocondondonato.

… e i tanti contro

Altrettante, però, sono state le contestazioni e le critiche, che hanno ravvisato nel discorso del parroco “una foga oratoria da set cinematografico, una rilettura del cristianesimo in salsa leghista”, per riprendere quanto scritto, questa mattina, sul suo profilo Facebook dal sindaco di Pastena, Arturo Gnesi. “Può dire ciò che vuole, come cittadino, elettore o libero pensatore, ma le parole di disprezzo e di condanna nei confronti dell’attività di accoglienza dei migranti, sono la negazione dello spirito universale della Chiesa”.

Arturo Gnesi, sindaco di Pastena

 

E come Gnesi sono stati tanti a postare critiche serrate ai toni usati da don Donato: durante la sua omelia diversi presenti hanno lasciato la piazza tra contestazioni e polemiche indirizzate al religioso.

La posizione del vescovo

Da parte sua, il vescovo della Diocesi di Sora-Aquino-Cassino-Pontecorvo, monsignor Gerardo Antonazzo, ha sottolineato come la linea seguita sia quella dell’accoglienza: “Questa – ha detto rispondendo alla domanda della collega giornalista de’Il Messaggero’ – è la linea scelta che non cambierà mai perché obbedisce al Vangelo della Carità”.

vescovo sora antonazzo il corriere della provincia
Il vescovo di Sora-Aquino-Cassino-Pontecorvo monsignor Gerardo Antonazzo

 

Monsignor Antonazzo ha, poi, evidenziato che “qualunque pensiero in senso contrario si deve addebitare a discutibili scelte esclusivamente personali di un singolo soggetto, di qualunque persona si tratti, che non trovano assolutamente riscontro nell’operato della Chiesa diocesana”.

Giulia Abbruzzese

Giornalista dei quotidiani online "Il Corriere della Provincia" e "TuNews24.it" e del settimanale "Tu News", ha collaborato anche con il mensile "Qui Magazine" oltre che con il settimanale "Qui Sette"; è stata inoltre Caposervizio del quotidiano "‘Ciociaria Oggi" e Caporedattore de "Il quotidiano della Ciociaria". Collabora con la rivista "Chic Style".

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