Rifiuti, il Pd blinda Zingaretti e Saf. E lancia la ‘marcia su Roma’

Prima il confronto, poi la sintesi. Tutto in due ore. La direzione provinciale del Pd, convocata ieri pomeriggio dal segretario reggente Domenico Alfieri, si è chiusa poco dopo le 21 con un documento articolato in otto punti condivisi da tutte le anime del partito, inclusi amministratori e vertici Saf.

La discussione

Il dibattito lo apre il segretario Alfieri che, se non risparmia critiche serrate alla gestione Raggi – sarà poi un refrain riproposto da tutti i relatori – affronta il tema dell’emergenza anche provocatoriamente, sottolineando come “paradossalmente più rifiuti arrivano qui, prima si riempie la discarica di Colle Fagiolara e prima la chiuderemo, come abbiamo già annunciato da tempo”.

 

 

Poi Marco Di Torrice, membro del Cda Saf che assicura: l’impianto può farsi carico dei rifiuti di Roma che, peraltro, raggiungeranno quota massima in questo mese. Ad agosto la città sarà vuota e a settembre tutto tornerà alla normalità.

Il sindaco di Patrica, Lucio Fiordalisio, non mette in discussione la gestione del ciclo rifiuti di Saf e, naturalmente, sottolinea come Zingaretti abbia preso l’unica decisione che poteva assumere per evitare commissariamento ed emergenza sanitaria oltre che ambientale.

“Quello che non possiamo accettare invece – ha tuonato – è che mentre noi dobbiamo essere sempre pronti ad andare in soccorso di Roma perché chi la governa non è in grado di gestire i problemi, dalla capitale nessuno raccoglie il nostro grido di aiuto, specie ora che il territorio vive una grave situazione ambientale e la Valle del Sacco ne è l’emblema”.

De Angelis: la partita del ‘no’ non la vince chi governa

Diciotto minuti li prende il leader di ‘Pensare Democratico’, che dal pulpito, in maniche di camicia, riconduce la discussione nell’alveo politico. “Governare è molto faticoso: è più semplice stare all’opposizione e dire ‘no’ piuttosto che tentare di risolvere un problema. A noi – ha continuato Francesco De Angelis – è toccato di governare e non possiamo dire ‘no’. Come non ha potuto dirlo Nicola Zingaretti all’ordinanza sui rifiuti: non si è fatto commissariare e ha fatto bene. Noi dobbiamo richiamare il governo Cinquestelle alle sue responsabilità e l’emergenza rifiuti è la conferma del suo fallimento”.

 

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Il segretario provinciale Alfieri con Francesco De Angelis mentre analizzano il documento

 

Pompeo: gli amministratori devono essere coinvolti

Anche il presidente della Provincia ribadisce i due punti fermi: nulla quaestio su Zingaretti e Saf. “Nessuno ha messo in discussione il nostro segretario e presidente della Regione che si è assunto l’onere di affrontare concretamente un problema che poteva essere risolto soltanto in questo modo. Così come nessuno – ha continuato Antonio Pompeo – mette in discussione la gestione della Saf. Ben venga, dunque, il confronto e il dialogo che, però, alla fine devono trovare una sintesi: non si può gridare allo scandalo se all’interno di un partito, e ancor più nel Pd, convivono posizioni e idee diverse”.

 

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L’intervento del presidente della Provincia Antonio Pompeo durante la direzione

 

Dobbiamo essere intelligenti a comprendere le ansie e le preoccupazioni di sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio, che sconta una grave situazione ambientale e mettere dei paletti nei confronti della città di Roma, accelerare l’approvazione del piano rifiuti per far sì che queste emergenze non continuino a ripetersi. Le province ancora una volta vanno in soccorso di Roma ma non possono tollerare ancora queste situazioni altrimenti rischiano di diventare complici della Raggi”.

Buschini: il vulnus del piano rifiuti è la mancanza dell’Autorità d’ambito

“Roma si trova in questa situazione due volte l’anno – ha detto Mauro Buschini – a metà giugno e a dicembre e questo perché, con l’arrivo dei turisti, la normale produzione di rifiuti si moltiplica per abbattersi, però, del 40-45% il primo di agosto, quando la città si svuota. Quello che va evidenziato, invece, è il fallimento delle politiche della Raggi nell’ambito della raccolta differenziata: nel piano vigente dei rifiuti manca l’Autorità d’ambito che sarà introdotta in quello che stiamo varando: noi puntiamo all’autosufficienza degli ambiti”.

Ed è proprio dal presidente del Consiglio regionale del Lazio che parte l’idea di una mobilitazione dei sindaci delle province laziali sotto il Campidoglio.

 

Il presidente della Camera di Commercio di Frosinone Marcello Pigliacelli

L’intervento ‘fuori campo’ di Marcello Pigliacelli

Ad assistere alla direzione Pd c’era anche il presidente della Camera di Commercio che, a margine della discussione, ha analizzato la situazione nel suo complesso: “Vero è che l’emergenza rifiuti di Roma può rappresentare un’occasione per il nostro territorio, che vanta impianti all’altezza per un ciclo chiuso dei rifiuti che, con quelli in arrivo da Roma, possono lavorare al massimo delle loro possibilità. Ma è altrettanto vero che, in qualità di presidente della Camera di Commercio, ho responsabilità anche nei confronti dei cittadini che potrebbero accusarmi di ‘pensare soltanto ai mondezzari’. Quindi dico anche: tutto deve svolgersi nel massimo della legalità, con controlli serrati che i nostri sistemi permettono ma, soprattutto, mettendo in primo piano la salute dei cittadini”.

L’invito al mutuo soccorso

“Non solo: – ha proseguito Pigliacelli – quello che si deve osservare è il concetto del mutuo soccorso. Oggi siamo noi ad aiutare Roma in difficoltà e chiediamo di ricevere lo stesso trattamento da Roma se dovessimo trovarci nella sua condizione. Come le province salvano la capitale, anche la capitale deve correre in soccorso delle province. Noi abbiamo dimostrato a Roma, e lo stiamo facendo un’ennesima volta, di essere in grado di sopperire alle sue emergenze. Vogliamo essere rispettati e aiutati allo stesso modo. È questo il concetto di ‘Lazio region of Rome’ che ho in mente”.

I punti del documento

Alla fine si firma. Un documento unitario che avanza otto richieste a Regione, Provincia, Saf, Pd regionale e amministratori. In sintesi: l’approvazione rapida del piano regionale dei rifiuti; l’individuazione dei siti per la nuova discarica (quella di Roccasecca chiuderà tra meno di un anno); la salvaguardia della filiera pubblica di gestione del ciclo dei rifiuti; il controllo del conferimento dei rifiuti da Roma agli impianti ciociari; il sostegno dell’ordinanza di Zingaretti nei limiti temporali della stessa per tutelare decoro, salute e igiene di Roma e, di conseguenza, delle province del Lazio; il trasferimento degli scarti di lavorazione dei rifiuti in discariche al di fuori del territorio provinciale; la risoluzione dell’emergenza rifiuti da parte della giunta Raggi e, infine, una manifestazione di protesta in Campidoglio contro l’inadeguatezza amministrativa della sindaca di Roma.

 

direzione provinciale pd il corriere della provincia

 

Qualche minuto dopo le 21 la Direzione si scioglie. Non altrettanto rapidamente tensioni e posizioni. E oggi è il giorno dei sindaci riuniti a Roccasecca.

Giulia Abbruzzese

Giornalista dei quotidiani online "Il Corriere della Provincia" e "TuNews24.it" e del settimanale "Tu News", ha collaborato anche con il mensile "Qui Magazine" oltre che con il settimanale "Qui Sette"; è stata inoltre Caposervizio del quotidiano "‘Ciociaria Oggi" e Caporedattore de "Il quotidiano della Ciociaria". Collabora con la rivista "Chic Style".

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