FI, Quadrini: nulla cambia. Ciccone: prioritario far crescere consensi

Sfumature, consensi, modalità, dinamiche, processi e richiami all’unità. Nelle ultime 48 ore all’interno di Forza Italia sono stati probabilmente i concetti più gettonati per descrivere l’ingresso – o meglio il ritorno – nel partito del consigliere provinciale e presidente della XV Comunità Montana, Gianluca Quadrini. Non da ‘militante semplice’, la sua seconda vita politica in FI, ma con un ruolo riconosciuto: vice coordinatore regionale.

E, come spesso accade, i ‘favorevoli’ hanno parlato, i ‘contrari’ mugugnato nelle segrete stanze o sui gruppi di WhatsApp. Invece lui, il ‘presidentissimo’, utilizza il metodo del politically correct, ispirandosi al ‘padre fondatore’ di Forza Italia che ha concepito il partito come uno.

Le parole del ‘figliol prodigo’ azzurro

“Forza Italia – ha esordito Quadrini in una nota – è una soltanto. Così l’ha concepita il presidente Silvio Berlusconi. E così abbiamo il dovere di continuare a governarne lo sviluppo noi che siamo stati chiamati a metterci a disposizione dell’organizzazione di Partito. Nel solco di questa unità, abbiamo il dovere di cogliere le varie sensibilità e sfumature del dibattito politico interno. È quanto avvenuto fino ad oggi con la sapiente gestione del vice presidente nazionale Antonio Tajani. Così come è stato sul territorio del Lazio, grazie all’opera del coordinatore regionale Claudio Fazzone”.

 

Gianluca Quadrini il corriere della provincia
Il vice coordinatore regionale di FI Gianluca Quadrini

 

Quindi un passaggio per rassicurare (o almeno provarci) chi ha da temere sul suo rientro.

“Proprio per questo ritengo opportuno sottolineare che nulla cambia nella linea del Partito con la mia nomina a vice coordinatore regionale. Il mio ruolo sarà quello di supportare il coordinatore regionale nel pieno rispetto degli organi rappresentativi che sono stati legittimamente e democraticamente eletti attraverso i congressi”.

“Il mio? Un contributo, non un commissariamento”

“Non intendo intervenire a gamba tesa nelle dinamiche democratiche interne, non è mio compito interferire sui processi decisivi stabiliti dallo statuto. Laddove sarà necessario farò sentire la voce del Partito regionale. Ma questo deve essere interpretato come un contributo alla discussione. E non un commissariamento come da alcuni paventato. Insieme dobbiamo contribuire alla crescita di Forza Italia, nell’esempio datoci dal coordinatore Claudio Fazzone, in base alle linee guida del vice presidente Antonio Tajani. Come ci ha insegnato Silvio Berlusconi”.

Ciccone tra luci e ombre

Tra i commenti degli ‘addetti ai lavori’, c’è da registrare anche quello del coordinatore provinciale, Tommaso Ciccone. Il suo, in verità, è un intervento da ‘equilibrista’ che, se da un lato saluta con favore la notizia del rientro di Quadrini come testimonianza di un partito ancora attrattivo, dall’altro non manca di sottolineare le modalità ‘anomale’ con le quali si è svolto.

“Forza Italia – dice Ciccone – ha la necessità di recuperare consensi, sia a livello nazionale sia a livello locale, non temendo di aprirsi al contributo e all’adesione di quanti hanno voglia di mettersi a disposizione per la crescita del nostro partito. Se un politico di peso, non poco rilevante, come Gianluca Quadrini ha smosso mari e monti per rientrare in Forza Italia, non cedendo alle lusinghe di altri partiti, vuol dire che quest’ultima è ancora attrattiva, vivace nelle sue dinamiche e proiettata verso quell’atteso rilancio nel quale in tanti, attivisti e simpatizzanti, non hanno mai smesso di credere”.

 

Il coordinatore provinciale di Forza Italia Tommaso Ciccone

 

“Non possiamo essere sempre rammaricati: una volta perché qualcuno esce e l’altra perché qualcun altro entra… o rientra. La priorità, in questo momento, è far crescere il consenso di Forza Italia e sostenere con impegno i suoi candidati, riaffermando la centralità di una forte area moderata che deve tornare determinante nei processi politici, nazionali e locali. Mi sembra chiaro, quindi, che il rientro di Gianluca Quadrini nella famiglia azzurra risponda pienamente a tutte queste considerazioni e necessità”.

Ma poi si toglie il sassolino

“Altro potremmo dire – continua il coordinatore provinciale azzurro – sulle modalità con cui questo rientro si sia concretizzato. Indubbiamente far apparire come un blitz quella che è sicuramente un’operazione condivisibile, eventualmente da preparare e presentare con i dovuti passaggi e le necessarie anticipazioni, è sembrata ai più una scelta anomala. È indubbio, tuttavia, che lo stesso rispetto e la stessa considerazione che vogliamo riconoscere a chi decide di entrare… o rientrare in Forza Italia, la dobbiamo anche, e soprattutto, a chi nel nostro partito ci è sempre stato e ci è sempre rimasto, nella buona e nella cattiva sorte, continuando a metterci, ininterrottamente, la faccia”.

“Ma siamo in campagna elettorale e la priorità ora è sostenere tutti nostri candidati, sia impegnati sul fronte delle amministrative sia su quello delle europee, perché se non saremo più che uniti, Gianluca Quadrini incluso, nel perseguire il fine comune dell’affermazione elettorale di Forza Italia, non avremo neanche più un partito nel quale confrontarci… o, semmai, scontrarci”.

Giulia Abbruzzese

Giornalista dei quotidiani online "Il Corriere della Provincia" e "TuNews24.it" e del settimanale "Tu News", ha collaborato anche con il mensile "Qui Magazine" oltre che con il settimanale "Qui Sette"; è stata inoltre Caposervizio del quotidiano "‘Ciociaria Oggi" e Caporedattore de "Il quotidiano della Ciociaria". Collabora con la rivista "Chic Style".

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