Unione dei Comuni, il ‘passo avanti’ di Alatri e Supino

Che cosa ne sarà della provincia di Frosinone? La domanda non è affatto retorica, data la vicinanza con due colossi istituzionali come Roma e Napoli, sempre più potenti magneti per l’accaparramento di fondi europei.

In realtà un progetto valido, per non rimanere schiacciati, esiste eccomeÈ quello promosso e finanziato da Unindustria Frosinone. Si tratta di uno studio dell’Università di Tor Vergata che, con il coinvolgimento dei comuni di Alatri, Ceccano, Ferentino, Frosinone, Patrica, Supino, Torrice e Veroli, consentirebbe di istituire un’area vasta metropolitana tra le più grandi tra quelle nazionali.

Qualcosa finalmente si muove

Ed ora, dopo una fase di analisi, arrivano le prime reali manifestazioni d’interesse. Portano la ‘firma’ dei sindaci di Alatri e Supino. I due primi cittadini, infatti, dopo aver analizzato in maniera approfondita dati e vantaggi, sono convinti che tale progetto possa davvero rappresentare la strada giusta da seguire per crescita e sviluppo.

 

Giuseppe Morini, sindaco di Alatri

La volontà di Morini

“Riconosciamo la bontà della proposta di Unindustria – ha affermato Giuseppe Morini – alla quale va senza dubbio il merito dell’idea e del coinvolgimento dell’istituzione universitaria nello studio preliminare. Analizzeremo puntualmente il progetto definitivo – ha aggiunto – con la volontà di concorrere fattivamente e positivamente alla sua stesura, coinvolgendo, ove possibile, ogni settore della società civile e l’associazionismo cittadino. Porremo la nostra attenzione soprattutto alla valorizzazione delle peculiarità, delle tradizioni e delle vocazioni di ciascun territorio ed ente aderente”.

“Dichiarando l’adesione di principio a questo bel progetto – ha concluso il sindaco di Alatri  – colgo l’occasione per evidenziare che sono stato ispirato dall’esperienza che ho avuto modo di verificare all’estero, dove da anni le unioni di comuni funzionano e concorrono allo sviluppo dei territori”.

La decisione di Barletta

Supino ha già predisposto una delibera di giunta che impegna il primo cittadino ad aderire al progetto. È il primo Comune ad averlo fatto.

“Ritengo la costituzione di un’Unione dei Comuni per un nuovo capoluogo – ha affermato – una vera opportunità da cogliere.  Supino è stato il primo a deliberare in giunta la manifestazione d’interesse per l’adesione al progetto lanciato ormai da diversi mesi da Unindustria e sviluppato in maniera egregia dalla professoressa Maria Prezioso, dell’Università di Tor Vergata”.

Solo una realtà urbana di grandi dimensioni, è mia convinzione, può facilitare l’accesso a servizi e a finanziamenti in grado di garantire anche un risparmio economico per ciascun ente aderente. È senz’altro un progetto da sposare, come da subito ho sostenuto, anche se per andare incontro a tutte le esigenze ci sono punti da limare o rivedere.

“Occorre però una visione condivisa per una gestione comune del territorio che non può che portare vantaggi. Creare sinergia, fare sistema e cooperare è condizione indispensabile. La delibera di giunta verrà presentata già al prossimo consiglio comunale. E’ un primo passo che abbiamo voluto muovere – ha concluso – proprio perché lo riteniamo necessario per il futuro. C’è qualche resistenza da parte di qualche altro comune ma spero che venga presto superata”.

 

Gianfranco Barletta, sindaco di Supino

 

L’analisi di Giovanni Turriziani

Siamo troppo piccoli per essere competitivi”. Ha affermato nei giorni scorsi Giovanni Turriziani, proprio per richiamare nuovamente l’attenzione degli otto primi cittadini su tale opportunità. La conferma – ha fatto notare – è giunta dall’Istat, che ha certificato come la popolazione di Frosinone sia scesa ulteriormente, addirittura sotto quota 46mila abitanti”.

Consci pertanto di una realtà che purtroppo continua ad essere confermata e che vede il territorio della provincia di Frosinone perdere appeal, il Presidente di Unindustria Frosinone, torna a sollecitare i sindaci  interessati inizialmente al progetto “affinché ci si possa unire per recuperare competitività”.

 

unindustria turriziani il corriere della provincia
Il presidente di Unindustria Giovanni Turriziani

L’appello

“Tentare la strada dell’unione – ribadisce ancora Turriziani – costituisce un esercizio di responsabilità territoriale che ha il merito di partire dalle potenzialità reali dell’economia e della società dei Comuni coinvolti, metterle a sistema per crescere insieme, indipendentemente dai ‘gusci istituzionali’ esistenti. Questa riteniamo sia ormai l’unica strada percorribile per cercare porre un freno ad ulteriori ridimensionamenti e cercare di recuperare competitività”.

I vantaggi

“L’Unione dei Comuni del Frusinate – sottolinea – si presenta con una forte capacità di svolgere e gestire in modo coordinato funzioni e servizi in molteplici settori e iniziative di animazione e promozione economica, sociale e ambientale. Oltre ad una significativa semplificazione nella gestione dei servizi, l’Unione del Frusinate garantisce anche notevoli economie di scala, un miglioramento delle prestazioni (efficacia, efficienza e trasparenza), risparmio per i cittadini”.

Maggior peso politico

“Il tutto – fa notare – assumendo un maggiore peso politico complessivo. In questo senso l’Unione rientra nelle soluzioni che rendono la Pubblica Amministrazione più flessibile e capace anche nel contesto internazionale (pre-condizionalità per l’accesso ai fondi 2020 e post). Grazie all’Unione, inoltre, tra i vantaggi economici per gli Enti locali nei primi cinque anni dalla fusione non si applicano i vincoli di legge per l’assunzione di personale mediate contratti a tempo determinato e c’è inoltre la possibilità di assumere personale a tempo indeterminato nel limite del cento per cento della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell’anno precedente”.

Rispetto delle vocazioni

“Quello che si vuole affrontare – sottolinea – non è un problema di perimetri, ma di efficienze e di visione perché è necessario innovare ed immaginare nuovedimensioni accanto alle storiche vocazioni che ciascun Comune manterrà. Unindustria è pertanto convinta che valore aggiunto e qualità della vita siano strettamente in correlazione per la creazione di un territorio dinamico e attrattivo in cui lavorare ed in cui vivere”.

Accesso diretto all’Europa

“L’Unione dei Comuni rappresenta l’accesso diretto all’Europa: risorse specificatamente erogate per le Unioni; Accesso al Piano Jucker nella prospettiva 2020, Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo (FSE), Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), Fondi per la Garanzia Giovani (YEI) , cofinanziamento nazionale (PON) e regionali (POR); significa una migliore pianificazione territoriale; il miglioramento del livello complessivo di offerta di servizi da parte dei  comuni coinvolti, sia in termini di ampliamento della gamma degli stessi sia in termini di un’aumentata capacità di soddisfazione della domanda potenziale nonché di specializzazione del personale  Riteniamo, pertanto – conclude Turriziani –  non ci sia più tempo da perdere, ma che sia giunta l’ora da parte dei sindaci interessati di fare scelte consapevoli e di visione futura che non possono più essere rimandate”.

 

Redazione

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