Rendiconto di gestione: disavanzo di 9 milioni di euro. La relazione

Con la deliberazione di Giunta Comunale n. 179 del 17/04/2019 è stato approvato lo schema di rendiconto della gestione 2018 ed approvata la relazione illustrativa prevista dall’art. 227 del TUEL. Il documento è stato illustrato questa mattina, nel corso del consiglio comunale di Frosinone.

Il conto consuntivo 2018 proposto dalla Giunta comunale dedica particolare attenzione ai dati finanziari emersi al 31/12/2018, dove si evidenzia un disavanzo di circa 9 milioni di euro emergente dai dati contabili e la necessità di dover spiegare al Consiglio Comunale le cause.

Pur essendo contenute nella deliberazione di Giunta comunale tutte le informazioni di dettaglio, occorre evidenziare due punti essenziali.

La relazione dell’assessore Mastrangeli

Il primo punto riguarda un richiamo al piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Frosinone approvato nel lontano 2013, che da un lato ha visto l’obbligo da parte dell’ente di aumentare l’aliquota dell’imposta dell’abitazione principale e le altre aliquote tributarie al massimo consentito, dall’altro ha imposto una forte contrazione della spesa corrente (-10% sulle prestazioni di beni e servizi e -25% sulla parte di trasferimenti a carico dell’ente).

 

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L’assessore a Bilancio e Finanze Riccardo Mastrangeli

 

Il gettito per il ripiano decennale predisposto dall’ente ed approvato dalla Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti, era pertanto costruito su tale fondamentali premesse che, tuttavia, sono state disattese dallo Stato centrale.

La prima quota è venuta progressivamente meno in modo consistente dal 2015 in poi al momento del passaggio dall’Imu alla Tasi, il valore di tali maggiori introiti che avrebbero dovuto essere trasferiti al Comune di Frosinone sono ad oggi pari a 4,5 milioni di euro e, proiettati, al termine del piano di riequilibrio corrispondono a circa 7,8 milioni di euro.

Il secondo punto riguarda l’obbligo della riduzione della spesa disposta dal d.l.66/2014 che ha comportato una correlata riduzione dei trasferimenti dello Stato (Fondo di Solidarietà Comunale), dimenticando che detta riduzione è stata già prevista per gli enti in riequilibrio finanziario pluriennale, conducendo a una riduzione ad oggi pari a circa 2,4 milioni di euro che proiettati al 2022 (anno di chiusura del piano di riequilibrio) comportano una riduzione complessivamente pari a circa 3,5 milioni di euro.

Le variazioni che hanno generato il disavanzo

Precisato il rispetto degli impegni da parte del Comune sul piano di riequilibrio, incisi da decisioni unilaterali dello Stato centrale, vengono esaminate le consistenti variazioni nel conto consuntivo 2018 che hanno generato il consistente disavanzo.

Una prima motivazione è data dalla variazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità che nell’anno 2018 ha fatto registrare un incremento di circa 5,3 milioni di euro di maggiori accantonamenti.

Detta variazione è collegata al calcolo matematico previsto dai principi contabili che obbligano l’ente ad accantonare somme corrispondenti ai mancati incassi solo in conto residui (ossia di crediti pregressi vantati per i tributi comunali). La ragione di tali mancati incassi nell’anno 2018 risiede nei vari annunci di stralcio delle cartelle inferiori ai 1.000 euro anticipati già a metà dell’anno 2018 e culminati sono con l’approvazione del decreto fiscale a fine anno (d.l.119/2018).

 

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Tale situazione di incertezza su quali crediti avrebbero potuto essere stralciati, ha comportato un minore versamento dei crediti pregressi da parte dei cittadini che hanno di fatto causato un incremento consistente del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità.

Ai 5,3 milioni di euro si aggiungono 2 milioni di euro della quota di disavanzo da recuperare riferita al piano di riequilibrio finanziario pluriennale ereditato nell’anno 2012.

In considerazione, pertanto, di tale situazione eccezionale, la Giunta ha previsto un ripiano nel periodo rimanente del piano di riequilibrio (fino al 2022), agendo da una parte, come già annunciato nel bilancio di previsione 2019-2021, attraverso una riduzione della spesa del personale quale aggregato della spesa corrente più significativo, e dall’altra parte attraverso sia una riduzione degli accantonamenti al Fondo crediti di dubbia esigibilità nel periodo 2020-2021 essendosi ormai esauriti gli effetti del decreto fiscale, sia una ulteriore riduzione della spesa corrente che sarà dettagliata nella prossima riunione del Consiglio comunale.

Redazione

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