Inchiesta di Report su Trisulti, per Frusone e Fratoianni assegnazione opaca

Una puntata esplosiva quella di Report, andata in onda ieri sera su RaiTre. Sono state mostrate le immagini inedite dell’incontro tra Steve Bannon e Matteo Salvini ma anche documenti sull’assegnazione di ‘Trisulti’.

L’ex capo stratega di Trump ha, infatti, scelto la Certosa come base del suo movimento dove fondare la prima scuola al mondo di sovranismo. A promuovere l’iniziativa l’associazione Dignitatis Humanae che ha avuto in concessione l’abbazia dal Ministero dei Beni Culturali per i prossimi 19 anni anni. Ma c’è qualcosa che non va: il bando di assegnazione presenterebbe una serie di anomalie. Stando a quanto scoperto, l’associazione si sarebbe aggiudicata la Certosa con documenti che appaiono pieni di incongruenze e irregolarità.

L’intervento di Luca Frusone

Il deputato del MoVimento 5 Stelle Luca Frusone segnala, infatti, una novità importante sulla concessione. “A seguito del materiale che ho fornito al Ministero dei Beni Culturali – spiega – sulle modalità opache dell’assegnazione della Certosa di Trisulti all’associazione Dignitatis Humanae Institute; in particolare, la vacuità di alcuni requisiti della DHI mostra come l’ex ministro dei Beni culturali Franceschini (PD) e i suoi uomini siano stati distratti nella procedura, l’attuale sottosegretario ai Beni culturali Vacca ha disposto tutti gli accertamenti del caso su eventuali omissioni, inadempienze e carenze tali da costituire anche causa di decadenza della concessione stessa”.

“Ancora una volta – prosegue – dobbiamo cercare di riparare i danni dei nostri predecessori: il nuovo governo ha dovuto prendere atto della concessione avvenuta nel febbraio 2018 con il governo del PD, ma sta verificando la correttezza della procedura: è stato chiesto infatti un parere all’Avvocatura dello Stato, per valutare se le incongruenze registrate sono tali da legittimare l’eventuale revoca della concessione».

“Si resta sconcertati di fronte a dichiarazioni o ad attività di proteste di esponenenti politici del territorio che, quando potevano rilevare le criticità della procedura, erano distratti, lasciando soli nella denuncia qualche giornalista locale e il sottoscritto. Gli stessi che non hanno mosso un dito allora si dicono preoccupati per il destino della Certosa oggi. Per me – conclude – resta una questione di legalità: non si tratta di essere contro o a favore di qualcuno. I finti paladini che sollevano questioni solo in base alle convenienze politiche del momento non aggiungono nulla al nostro territorio”

Fratoianni: indaghi la magistratura

“Dopo una nostra interpellanza urgente – fa notare l’esponente della sinistra – in Aula di Montecitorio con il sottosegretario Vacca e dopo un nostro question time con il ministro Bonisoli, ora le rivelazioni della trasmissione di Rai3. Non ci sono più alibi per il governo: proceda senza indugio alla revoca di questo straordinario bene storico e culturale ai sovranisti e si riporti correttezza e legalità nella vicenda.”

“Dopo le immagini che si sono viste ieri della chiesetta diroccata che non è altro che un mucchio di rovine spacciate per quel museo che ha poi permesso l’aggiudicazione della Certosa e il documento di garanzia finanziaria di una banca off shore  di Gibilterra, credo che si possa parlare anche di carte false prodotte. E allora credo che sia arrivato anche il momento – conclude Nicola Fratoianni – che la magistratura acquisisca il reportage della trasmissione, i documenti del Mibac e accerti fatti e responsabilità.”

Redazione

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