Domani i funerali del piccolo Gabriel. Lutto cittadino
Si terranno domani, alle ore 15, nella chiesa di Santa Maria Assunta di Piedimonte San Germano, i funerali del piccolo Gabriel Feroleto, morto per asfissia meccanica nel pomeriggio di giovedì scorso in via Volla, a Piedimonte. Oggi, intanto, è stata aperta la camera ardente all’interno dell’ospedale di Cassino.
Questo quanto sarebbe emerso dall’autopsia effettuata sul corpo del piccolo Gabriel dal medico legale Manciocchi, anche se per disporre dei risultati completi bisognerà attendere almeno due mesi. Intanto per la morte del piccolo Gabriel sono in carcere la madre, Donatella Di Bona, 28 anni e il padre, Nicola Feroleto di 49.
Bandiere a mezz’asta
Il sindaco Gioacchino Ferdinandi, ritenendo di interpretare il comune sentimento della popolazione piedimontana, ha proclamato il lutto cittadino in concomitanza con la celebrazione dei funerali del piccolo Gabriel tragicamente scomparso, in segno di rispetto e partecipazione al profondo dolore dell’intera comunità.
Per tale occasione, quindi, sono sospese tutte le manifestazioni pubbliche eventualmente in programma per la giornata di domani, mercoledì 24 aprile 2019 e saranno esposte le bandiere a mezz’asta nelle sedi comunali. Durante le esequie funebri, i cittadini di Piedimonte San Germano, i titolari di attività commerciali, le organizzazioni politiche, sociali e produttive, le associazioni, sono invitate ad esprimere la propria partecipazione al lutto cittadino mediante la sospensione delle attività in segno di raccoglimento.
Invito alla riflessione
“Esprimo il mio più profondo sentimento di cordoglio e quello dell’Amministrazione comunale per la scomparsa del piccolo Gabriel che ha gettato tutti nello sconforto. Restiamo colpiti da questo tragico evento e intendiamo manifestare la più sincera vicinanza e la nostra partecipazione al profondo dolore di tutti – conclude il sindsco -. Questo dramma deve far riflettere sulle fragilita umane, le nostre fragilità, le fragilità di chiunque”.
“Tuttavia, le istituzioni devono, oltre che riflettere, anche interrogarsi. Se del caso anche intervenire ed eventualmente muoversi perché si cambi registro in una società che, evidentemente, sta cambiando per più e più ragioni. É il momento della riflessione, ma anche del silenzio, poiché silenzio vuol dire rispetto. Oggi ci sentiamo tutti orfani di un nostro figlio. Addio Gabriel”.
