Dieci anni fa il terremoto de L’Aquila: Arpino ricorda Giulia
Un consiglio comunale straordinario aperto all’interno della scuola intitolata alla studentessa Giulia Carnevale, una delle 309 vittime del terremoto che il 6 aprile 2009 fa devastò il capoluogo abruzzese.
Oltre a Giulia, morirono a L’Aquila anche i due studenti sorani Marco Alviani e Armando Cristiani e Nicola Bianchi di Monte San Giovanni Campano.
La seduta consiliare
Una seduta di consiglio comunale partecipata ed emozionante, quella di stamattina nella città di Cicerone, con interventi qualificati e accorati da parte dei consiglieri.
“Il terremoto – ha detto il presidente del consiglio comunale, Andrea Chietini – ha un colore, ha un odore, ha un suono, non ha un volto, ma ha un’espressione. Abbiamo tutti il dovere di conoscere e prendere coscienza del rischio sismico e lavorare sempre di più sugli unici strumenti di difesa che abbiamo: la prevenzione e la riduzione del rischio sismico”.
La proposta votata dall’assise
All’unanimità il consiglio comunale ha approvato l’incondizionata solidarietà alla famiglia Carnevale, alle famiglie di tutte le vittime del terremoto, alla Città dell’Aquila e a tutti i Comuni del cratere; il prioritario impegno dell’Amministrazione Comunale di Arpino a sostenere ogni iniziativa finalizzata a promuovere la cultura della prevenzione sismica in ogni suo aspetto e misure di riduzione del rischio sismico.
La scuola intitolata a Giulia Carnevale
Dopo il consiglio comunale, con le note di accompagnamento dei ragazzi della piccola orchestra della scuola, è stata celebrata la cerimonia di intitolazione del plesso scolastico di Pagnanelli alla compianta Giulia Carnevale, infine è stata apposta una corona commemorativa, presso il Largario Pasquale Rotondi, al monumento delle vittime del terremoto.
Un ringraziamento a tutti i consiglieri comunali, all’I.C. Cicerone e al suo dirigente scolastico Dino Giovannone, alla Protezione Civile EC Arpinum, alla Protezione Civile di Sora, all’Associazione Arma Aeronautica, all’Arma dei Carabinieri, ai Vigili Urbani e, ovviamente, alla famiglia Carnevale.