Francesco, il Consorzio unico, il Pd e… la vecchia signora
Lo smartphone sempre a portata di mano, destra. Un sorriso largo, inclusivo, di centrosinistra. O meglio, di quel Partito Democratico che ha in mente il segretario Zingaretti. Del resto, che alla sua elezione la Ciociaria abbia contribuito in misura massiccia lo dicono i numeri: oltre ventiquattromila sono andati a votare per le primarie del 3 marzo scorso. E la lista ‘Piazza Grande’ non ha deluso le aspettative. Le ha superate.
Per Francesco De Angelis il 2019 è l’anno delle grandi sfide ma anche di bilanci con il segno più. E, all’orizzonte, il progetto del Consorzio unico del Lazio.
Per un ‘supercommissario’ servono superpoteri. Si sta allenando?
“Serve sicuramente un lavoro importante di riforma dei Consorzi industriali. C’è stato un primo incontro con le associazioni di categoria e i sindacati in una fase di ascolto per raccogliere alcune idee. E adesso l’obiettivo è quello di cambiare la mission dei singoli enti che poi si fonderanno in un unico, grande soggetto. Questo significa mettere nelle mani dei consorzi strumenti nuovi, a cominciare dagli incentivi di sostegno per le piccole e medie imprese, dai fondi strutturali, dall’internazionalizzazione, dall’attuazione di investimenti”.
“Non siamo più ai tempi della cassa del Mezzogiorno: sbaglia chi pensa che questo sia un processo di indebolimento dei territori. Oggi quello che viene pensato, anche a Bruxelles, è proiettato in un orizzonte molto più ampio. È una sfida parecchio interessante e l’obiettivo, ovviamente, è quello di vincerla”.
E per la provincia di Frosinone, in particolare, quali benefici porterà questa fusione regionale?
“Maggiore competitività nell’utilizzo delle risorse a sostegno delle imprese, non solo quelle regionali ma anche quelle comunitarie che sono strumenti importanti per l’innovazione e la semplificazione. Rapidità e snellimento delle procedure sono aspetti imprescindibili, come lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio; e la prospettiva del ‘chi fa cosa’ deve servire a dare risposte certe in tempi certi. Oggi, prima ancora di risorse e finanziamenti, c’è la tempistica: i tempi dell’impresa non sono quelli della pubblica amministrazione e noi dobbiamo consentire alle aziende di correre velocemente”.
“Un progetto per essere competitivo deve stare immediatamente sul mercato: non può avere uno o due anni di gestazione; per fare questo è necessario avere una struttura che semplifichi e velocizzi le procedure. Un obiettivo che è interno alla legge istitutiva dei consorzi. Ora ci metteremo a scrivere le linee guida e credo che entro la fine dell’anno saremo pronti per portare all’approvazione sia la legge sia lo statuto del nuovo consorzio regionale“.
La nuova vita dell’area produttiva di Anagni e il progetto del ‘condominio industriale’
Alla domanda sullo stato dell’arte per la riconversione dell’ex Videocon, De Angelis sottolinea come quello sia “un obiettivo centrato in cui nessuno credeva e che, invece, è diventato realtà. Un progetto pilota per la Regione che ora è nella fase di inizio lavori, da parte dell’acquirente, finiti i quali tornerà la luce, cioè produttività e lavoro. Mi pare che l’idea che si affacci sia quella del condominio industriale, cioè far nascere diverse attività nell’area di Anagni. Noi stiamo facendo investimenti molto importanti e presto partiremo con la gara per il rifacimento della strada e della messa in sicurezza della viabilità: un impegno per garantire opere e servizi necessari per rendere appetibile questo territorio e competitive le nostre aziende”.
All’epoca della presentazione del progetto disse che si sarebbero utilizzate le stesse procedure anche per altri siti: avete già pensato a quali?
“Assolutamente sì. Non ci fermeremo all’ex Videocon: nel Consiglio di Amministrazione abbiamo approvato recentemente un provvedimento che interessa altri quattro siti con lo stesso obiettivo, cioè quello della riacquisizione di unità produttive dismesse e capannoni abbandonati, per il processo di reindustrializzazione. Non voglio più vedere strutture e aree degradate: non sono un bel biglietto da visita e creano il buio. Io voglio che ci sia luce. Anche se al momento preferisco non indicarli perché la procedura è ancora in corso”.
Veniamo alla politica: Zingaretti segretario anche grazie a un grande apporto del Pd ciociaro. E ora Mauro Buschini nella direzione nazionale. Questo significa che il vento sta cambiando?
“Non solo. Ho visto ieri i sondaggi e finalmente c’è stato il sorpasso nei confronti dei Cinquestelle. Adesso aspettiamo il voto vero ma l’effetto Zingaretti si sente eccome. La sua è anche un’operazione simpatia-sintonia con i bisogni del Paese: è soprattutto un progetto che mira a mettere in campo un Pd forte, aperto, inclusivo e unitario, che torni a parlare in primis a quella parte di elettorato che ci ha abbandonati e non ci ha più votati. Mi pare che il Governo stia ballando molto e, anche se non so quello che succederà nei prossimi mesi, di una cosa sono certo: il Pd è di nuovo competitivo e con la guida di Nicola torneremo molto presto a vincere”.
Quella per il suo amico Mauro (Buschini) è anche una soddisfazione personale?
“Sono molto contento per lui e il mio ricordo va al 2009, quando era segretario Bersani: fui il primo della provincia di Frosinone a entrare nella direzione nazionale del partito. E ora tocca a lui, che considero un po’ il mio ‘figlioccio’ anche se ora è cresciuto, si muove da solo e fa molto bene il suo lavoro in una nuova classe dirigente del Pd. Non posso che esserne orgoglioso perché questo significa che negli anni si è costruito per il futuro. Se, invece, ti volti e dietro te non vedi nulla, vuol dire che non hai operato bene”.
Per battere Lega e Cinquestelle il governatore del Lazio ha fatto una raccomandazione su tutte: basta con le correnti e con il partito a immagine personale. Il Pd ciociaro sembra aver accolto le indicazioni con una lista unica per le Provinciali…
“Direi proprio di sì. Abbiamo messo in campo, per le primarie, due liste a sostegno di Nicola, la mia e quella di Antonio (Pompeo, ndr), ma in una competizione serena e tranquilla, finalizzata a raggiungere un obiettivo unitario. Ha fatto bene al Pd e a Zingaretti. Ora, finita la conta interna, stiamo lavorando per unire il partito e il centrosinistra in tutti i comuni che andranno al voto. Nei piccoli centri sarà difficile portare una lista con il simbolo del Pd per il proliferare delle forze civiche. In quelli più importanti, sopra i 15.000 abitanti, ci sarà non solo quello ma una vera e propria operazione di ricostruzione. La sfida da vincere è tornare ad essere, nel giro di pochi mesi, l’alternativa alla Lega di Matteo Salvini”.
Una primavera politicamente movimentata che si chiuderà con l’appuntamento elettorale delle Europee: in quale misura sarà coinvolto?
“Beh, non sarò della partita e quindi non in prima persona (sorride, ndr). Certamente lavorerò per l’organizzazione della campagna elettorale del Pd. Mi pare di capire che faremo una bella lista, nella quale non so ancora se ci sarà un candidato della provincia di Frosinone, la discussione non è iniziata. Se ce lo chiedono siamo pronti, perché le forze non mancano. Non c’è solo Francesco De Angelis, sono tante le energie da mettere in campo. Una cosa è certa: è un’occasione importante per cambiare l’Europa. Non più quella delle finanze e delle banche ma quella dei popoli. Ritornare un po’ allo spirito che ispirò Altiero Spinelli per il manifesto di Ventotene. L’Europa come è adesso non piace nemmeno a noi: non vogliamo distruggerla, ma cambiarla. E questa è la differenza tra noi e la Lega”.
Una domanda personale. La soddisfazione che vorrebbe ricevere in quest’anno?
“La prima è già successa: sono diventato nonno di Federico. In secondo luogo, sentirmi un po’ protagonista di questa importante sfida per il Consorzio dello sviluppo economico, quello che porta lavoro, occupazione e produttività, è senza dubbio un grande motivo di orgoglio e soddisfazione. Significa mettere il timbro, lasciare un segno”.
E la Juventus dove la mette?
“Per Federico è già pronto il completino di Cristiano Ronaldo e poi, dopo la bellissima vittoria di Madrid, se devo pensare a un altro regalo, questo è sicuramente la Champions League. Speriamo che arrivi: è ora!”.
Giornalista dei quotidiani online “Il Corriere della Provincia” e “TuNews24.it” e del settimanale “Tu News”, ha collaborato anche con il mensile “Qui Magazine” oltre che con il settimanale “Qui Sette”; è stata inoltre Caposervizio del quotidiano “‘Ciociaria Oggi” e Caporedattore de “Il quotidiano della Ciociaria”. Collabora con la rivista “Chic Style”.