Operazione il Colombiano, tutti gli arrestati
Con l’operazione convenzionalmente denominata “Il Colombiano” la Squadra Mobile della Questura e i Carabinieri della Compagnia di Cassino, sotto il coordinamento della D.D.A. di Roma, nella mattinata odierna, hanno eseguito dodici ordinanze di custodia cautelare in carcere ed ai domiciliari, emesse dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti degli indagati, accusati a vario titolo ed in concorso fra loro, per aver costituito, organizzato e promosso, un radicato ed esteso traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana.
L’indagine su due fratelli
L’indagine ha tratto spunto dalle dichiarazioni rese, in tempi diversi, a polizia e carabinieri, da cittadini stranieri e relativa attività informativa, che indicavano due fratelli di Sant’Elia Fiumerapido, ed altri soggetti a loro vicini, nella gestione di un traffico di sostanze stupefacenti. Tutto ciò ha portato alla luce l’esistenza di un’associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività, nata inizialmente con la Procura della Repubblica di Cassino, è stata successivamente coordinata dalla D.D.A. di Roma.
Nel corso degli ultimi mesi del 2016, grazie a particolari sevizi nei pressi dell’abitazione dei fratelli, la polizia giudiziaria è riuscita ad ottenere riscontri investigativi sull’attività di spaccio condotta dagli stessi, utili per avviare un’attività tecnica di captazione (da febbraio a luglio 2017).
Gli elementi raccolti durante le indagini, costituiti da numerosi sequestri penali e amministrativi, hanno evidenziato una fluente attività di spaccio, promossa, condotta ed organizzata proprio dai due fratelli di Sant’Elia Fiumerapido, i quali provvedevano, attraverso un campano che vive a Sant’Apollinare, il quale si si avvaleva della preziosa ed insospettabile collaborazione del di lui fratello (un agente della Polizia di Stato arrestato a Cassino nella fase investigativa poiché trasportava 12 kg di hashish ed 1 kg di cocaina) per rifornirsi dello stupefacente dalla vicina Campania. I due fratelli di Sant’Elia Fiumerapido provvedevano alla commercializzazione ed allo spaccio unitamente ad altri sodali.
Le comunicazioni sui social network
Nel corso dell’indagine è emerso, fin da subito, la scaltrezza delinquenziale degli indagati atta ad eludere eventuali attività investigative a loro carico. Infatti non solo ricorrevano all’utilizzo di linguaggio criptico e/o di copertura nelle conversazioni telefoniche, ma erano soliti utilizzare social network, quali Facebook, Istagram ed applicazioni come WhatsApp, per impedire di tracciare sia le comunicazioni tra loro che quelle con i loro clienti; utilizzare schede telefoniche intestate a terze persone, in modo da impedire una loro rapida identificazione, provvedere a cambiare schede telefoniche utilizzate ogni qual volta incappavano, sia loro stessi sia i loro complici impiegati nella vendita delle sostanze stupefacenti, in controlli delle Forze di Polizia.
Arresti e sequestri di droga
L’attività investigativa, durata circa 6 mesi, ha permesso di arrestare in flagranza di reato 8 persone, di denunciare in stato di libertà altre 7 persone per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, di segnalare alla Prefettura di Frosinone vari assuntori di hashish/cocaina, e di sottoporre a sequestro 1,325 kg di cocaina, 22,650 kg di hashish, 242,068 grammi di marijuana, due pistole risultate rubate, vari bilancini di precisione, sostanze da taglio e materiale per confezionamento.
Tutto partiva da Sant’Elia
L’indagine ha consentito di evidenziare l’esistenza di un sodalizio criminale di stanza a S.Elia Fiumerapido con ramificazioni nell’intero Cassinate, dedito al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana.
Infine, il GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della D.D.A. della Capitale, ha accolto integralmente la richiesta, emettendo un’ordinanza di custodia nei confronti di tutti gli indagati, eseguita alle prime ore dell’alba dalla Compagnia Carabinieri di Cassino e dalla Squadra Mobile della Questura di Frosinone.
Gli arrestati
In carcere sono finite persone residenti a Sant’Elia Fiumerapido, Sant’Apollinare, Pozzuoli, Sant’Angelo e Cassino.