La Ciociaria non può essere la pattumeria del Lazio
“Durante i lavori del Consiglio regionale dedicato ai rifiuti ho sostenuto che oggi parliamo solo di linee guida e non di un vero e proprio piano del quale la regione avrebbe bisogno. Quindi siamo ancora lontani da un documento definitivo, perché l’iter è troppo lungo e quindi non c’è ancora soluzione”. E’ quanto dichiara il Presidente della V Commissione cultura della regione Lazio Pasquale Ciacciarelli
No all’immondizia di Roma
“Stiamo parlando da anni di emergenza rifiuti nel Lazio – evidenzia il consigliere – e in provincia di Frosinone in modo particolare. Dalla lettura delle linee guida, non si parla di ambiti locali, ma di un unico piano regionale. Addirittura si dice che la nostra provincia può ancora trattare 150mila tonnellate di rifiuti. Il punto, però, è che Frosinone sta prendendo i rifiuti da Roma e questo non va bene. Gli impianti della Ciociaria, putroppo, dovranno essere ampliati per smaltire l’immondizia altrui”.
Occorrono scelte coraggiose
“La Regione , secondo la nota del Ministero dell’Ambiente, deve attivare i poteri sostitutivi in termini di gestione dei rifiuti. Cosa che non sta facendo. Quindi, secondo le linee guida, un 50% dei rifiuti verrà trasportato fuori regione e l’altro 50% dovrà essere gestito dalle altre province del lazio. Gli ambiti – evidenzia Ciacciarelli – dovrebbero essere di natura provinciale, non regionale e ognuno dovrebbe farsi carico di smaltire i rifiuti che produce. Le nostre comunità – argomenta l’esponente di Foza Italia – sono giustamente allarmate per i tanti odori nauseabondi che arrivano sui territori. Oggi mi sarei aspettato – conclude – di discutere del piano rifiuti e non semplicemente di generiche linee guida. La Regione, una volta per tutte, dovrebbe avere il coraggio di assumere scelte definitive. Per questi motivi, dopo la lettura delle linee guida, sostengo con convinzione che la provincia di Frosinone non può essere la pattumiera del Lazio”.
